Liberata la moschea simbolo di Mosul, la Tv irachena: Isis sconfitto

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È stata finalmente riconquistata la moschea di Mosul. Il comandante dell’offensiva governativa irachena per riconquistare Mosul ha detto che le forze lealiste hanno occupato oggi le rovine della storica moschea Al Nuri, distrutta alcuni giorni fa.

Distrutta dall’Isis

La scorsa settimana la moschea è stata distrutta, e secondo il governo di Baghdad è stato l’Isis a farla saltare in aria, decapitando anche il minareto pendente di Hadba (il gobbo), simbolo della città.

Una riconquista simbolica che conferma che l’Isis è ormai «crollato» come Stato, afferma la televisione di Stato irachena. Il sedicente Stato islamico, che normalmente rivendica atti di devastazione di questo tipo, ha negato ogni responsabilità affermando che moschea e minareto sono stati distrutti in un bombardamento della Coalizione internazionale a guida Usa.

Le forze irachene controllano la zona

Le forze irachene hanno assunto il controllo della zona dell’antica moschea di Al-Nuri a Mosul, distrutta dalle forze dell’autoproclamato Stato islamico arroccate a difesa della loro ex roccaforte.

L’esercito iracheno si è spinto oltre la zona della grande moschea e sta ora combattendo contro i miliziani delll’Is nella parte occidentale della città, ultima zona che questi ultimi ancora controllano.

Proprio lo scorso 20 giugno i miliziani dell’autoproclamato Stato islamico hanno fatto saltare in aria la moschea del 12esimo secolo.

Le truppe irachene considerano la presa della moschea di Al-Nuri come una vittoria simbolica cruciale sulla strada verso la sconfitta dell’autoproclamato Stato islamico.

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