Manovra, multe fino a 200 euro per i “portoghesi” dei mezzi pubblici

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Stretta su chi non paga a bordo dei mezzi pubblici. In una bozza della manovra-bis arrivano “misure urgenti per la lotta all’evasione tariffaria” con multe fino a 200 euro per chi è senza biglietto. Per non rischiare di finire come Ajeje Brazorv, celebre personaggio del repertorio di Aldo, Giovanni e Giacomo, multato perché sprovvisto del titolo di viaggio su un mezzo pubblico, occorre dunque munirsi, ora più che mai, dell’apposito biglietto.

“I gestori dei servizi di trasporto pubblico – è scritto nel testo – possono affidare la prevenzione, l’accertamento e la contestazione delle violazioni anche a soggetti non appartenenti agli organici del gestore, qualificabili come agenti accertatori”. Inoltre, nel tentativo di combattere l’evasione, il governo si affida alle telecamere interni ai mezzi di trasporto: sarà anche l’occhio elettronico a verificare chi non ha pagato il biglietto del bus.

La manovra-bis riprende, dunque, uno dei decreti attuativi della riforma Madia, rimasti in sospeso dopo la bocciatura della Corte Costituzionale. “Gli utenti dei servizi di trasporto pubblico regionale e locale, in qualsiasi modalità esercitati, sono tenuti a munirsi di valido titolo di viaggio, a convalidarlo all’inizio del viaggio e ad ogni singola uscita, se prevista, in conformità alle apposite prescrizioni previste dal gestore, a conservarlo per la durata del percorso e a esibirlo su richiesta degli agenti accertatori. Per i titoli di viaggio la convalida deve essere effettuata, in conformità alle apposite prescrizioni previste dal gestore, in occasione di ogni singolo accesso ai mezzi di trasporto utilizzati”, specifica il testo.

La violazione degli obblighi “comporta l’applicazione di una sanzione pecuniaria da definirsi con legge regionale. In assenza di legge regionale, la sanzione è pari a sessanta volte il valore del biglietto ordinario e comunque non superiore a 200 euro”.

Resta invece in bilico un’altra misura della manovra-bis riguardante il trasporto pubblico locale. Si tratta della detrazione al 19% per gli abbonamenti, fino ad un massimo di 250 euro. I problemi sarebbero di copertura. Un analogo intervento era stato sponsorizzato dal ministero dei Trasporti nella legge di bilancio 2017. L’ipotesi non aveva avuto però già allora fortuna proprio per carenza di risorse.

Viaggiare sui mezzi pubblici senza pagare il biglietto non costituisce, dunque, un reato ma un illecito amministrativo per il quale ora ci sarà una multa fino a 200 euro. Il controllore può chiedere al passeggero di esibire il biglietto e, se trovato sprovvisto, di fornire le generalità con un documento di identità. Se il passeggero non l’avesse con sé, il controllore può intimarlo a scendere dal bus o dal tram e contattare le forze dell’ordine per provvedere all’identificazione. Se, a quel punto, il passeggero cerca di fuggire per non essere identificato, oppure si rifiuta di scendere dal mezzo o aggredisce il controllore, ecco che scatta il reato di interruzione di pubblico servizio, per il quale si rischia fino ad un anno di reclusione.

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