Ocse, le famiglie italiane hanno redditi sotto la media

0

Le famiglie italiane sono tartassate. Dati Istat alla mano, nel 2016 il prelievo fiscale dovuto alle imposte sulla produzione e a quelle correnti e in conto capitale ha inciso sul reddito disponibile delle famiglie per il 16,6%, nel 2015 era al 16,5%.

Continua a gravare un nodo chiamato ‘cuneo fiscale’. L’Italia ha infatti il quinto livello più elevato di tutta l’Ocse di cuneo fiscale totale. Ossia il peso di tutte le tasse che gravano sul costo del lavoro e che nel 2016 è risultato pari al 47,8 per cento.

I dati

Il dato, che emerge dal rapporto sulla tassazione delle retribuzioni mostra una incidenza di tassazione complessiva sul lavoro di oltre 10 punti. Percentuali superiore alla media Ocse, pari al 36 per cento.

L’Ocse, ci dice che il costo del lavoro in Italia è di oltre 52 mila euro per ogni singolo lavoratore, sopra la media dell’area Ocse (oltre 47 mila euro), al diciassettesimo posto tra i paesi più avanzati. Dal medesimo rapporto trapela anche che in Italia il salario medio lordo è di poco meno di 40 mila euro, al di sotto di quello medio Ocse che supera i 40 mila euro. Inoltre i salari lordi italiani sono tassati del 31,1% contro il 25,5% della media Ocse.

Per l’Istat – dal 2007 al 2015 (anno di cui sono disponibili i dati più recenti), il Pil pro capite degli italiani è sceso del 10,8%, passando da 28.699 a 25.586 euro (-3.113 euro). Ma questo calo non si è distribuito in modo uniforme su tutto il territorio nazionale. Altrettanto disomogeneo appare il calo degli occupati nel nostro Paese, che restano ancora inferiori ai dati registrati nel 2007.

Occupazione

Segnali di ripresa dell’occupazione. Un confronto tra i dati 2015 e 2016 evidenzia come nell’ultimo anno il nostro Paese abbia complessivamente recuperato 293.088 posti di lavoro. È anche aumentata la spesa delle famiglie per consumi (+1,3%). In misura inferiore rispetto alla crescita del reddito disponibile (+1,6%). La propensione al risparmio è salita all’8,6% (+0,2 punti percentuali).

Il potere di acquisto delle famiglie registra nel 2016 lo stesso tasso di crescita del reddito nominale (+1,6%). Il tasso di profitto delle società non finanziarie nel 2016 sale al 42% (+0,9 punti percentuali sul 2015) e il tasso di investimento cresce al 19,7% (+0,2 punti percentuali). Le società finanziarie registrano una consistente contrazione nominale del valore aggiunto ai prezzi base (-6,4%).

Redditi famiglie

 

Il costo del lavoro medio per un lavoratore single senza figli in Italia è a 55.609 dollari. Maggiore della media Ocse ferma a 50.214.

I paperoni, nonostante la pressione fiscale significativa sono i lavoratori dipendenti svizzeri con oltre 58.000 dollari. Seguiti da quelli del Lussemburgo che dopo le tasse intascano in media oltre 45.000 dollari e gli olandesi con 44.200 dollari.

Per le coppie sposate con due figli il costo del lavoro in media in Italia è di 73.960 dollari. Superiore a quella Ocse di oltre 7.000 dollari. Se si guarda al reddito netto l’Italia scende in media a 45.592 dollari scivolando sotto la media Ocse (47.486 dollari).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

http://pbsi.fbs.unm.ac.id/thai/