Otto persone fermate in seguito alla guerriglia post-derby a Genova

Otto persone fermate in seguito alla guerriglia post-derby a Genova

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La serata di guerriglia a Genova dopo il derby di Coppa Italia è stato caratterizzato da scontri tra centinaia di ultras armati di caschi e bastoni che hanno causato 15 feriti leggeri. La polizia ha impedito contatti diretti tra le fazioni rivali, ma diversi tafferugli sono scoppiati nel quartiere di Marassi. L’escalation di tensione era già evidente da mesi, culminando con il furto e l’esposizione di striscioni rivali durante il match. Le forze dell’ordine hanno dovuto intervenire più volte con idranti e lacrimogeni per mantenere la situazione sotto controllo. L’atmosfera restava tesa e la possibilità di ulteriori scontri era imminente.

Guerriglia a Genova dopo il derby di Coppa Italia

La serata di ieri a Genova è stata segnata da una violenta guerriglia urbana, scatenatasi subito dopo il derby di Coppa Italia vinto dalla Sampdoria ai calci di rigore. Ancora prima del fischio finale, centinaia di ultras delle due squadre si sono dati appuntamento fuori dallo stadio Luigi Ferraris con l’intenzione di scontrarsi. Tuttavia, l’imponente dispiegamento di forze dell’ordine è riuscito a impedire contatti diretti, ma diversi tafferugli sono esplosi nel quartiere di Marassi.

Durante gli scontri, la polizia ha dovuto ricorrere all’uso di idranti e lacrimogeni per disperdere i tifosi armati di caschi e bastoni. Oltre a lanci di oggetti, sono state formate barricate con cassonetti dati alle fiamme, creando un clima di tensione e pericolo. Il bilancio finale di questa notte di violenza conta 15 feriti lievi tra le forze dell’ordine, i carabinieri e i tifosi coinvolti. Otto persone sono state fermate e identificate, con la prospettiva di ulteriori arresti nelle prossime ore.

Questa violenta escalation non arriva come una sorpresa, considerando che il clima tra ultras era teso da mesi. Ulteriori tensioni sono state scatenate dal gesto di esporre gli striscioni blucerchiati rubati nella sede degli Ultras Tito Cucchiaroni durante un blitz avvenuto a maggio scorso. I recenti tentativi di fronteggiarsi direttamente hanno portato il focus dell’attenzione sul fronte dell’ordine pubblico, con la paura di ulteriori episodi di violenza e confronto tra fazioni rivali.

Guerriglia a Genova dopo il derby di Coppa Italia

La serata a Genova è stata segnata da violenti scontri tra ultras dopo il derby di Coppa Italia vinto dalla Sampdoria ai calci di rigore. Centinaia di teppisti delle due squadre si sono dati appuntamento fuori dallo stadio Luigi Ferraris con l’intento di confrontarsi, ma il massiccio dispiegamento di forze dell’ordine ha impedito scontri diretti. Tafferugli e barricade con cassonetti in fiamme hanno caratterizzato la zona di Marassi, mentre la polizia ha fatto uso di idranti e lacrimogeni per disperdere i tifosi armati di caschi e bastoni.

Il bilancio della violenza è di 15 feriti lievi tra forze dell’ordine, carabinieri e ultras, con otto persone fermate e identificate in attesa di probabili arresti differiti. Il clima di tensione tra le fazioni era già palpabile da mesi, con vari tentativi di scontri diretti nelle settimane precedenti il derby. Il gesto di esporre gli striscioni blucerchiati rubati dai tifosi rivali durante un blitz provocatorio ha contribuito ad alimentare ulteriormente gli animi.

La situazione è culminata in scontri e tensioni anche nei giorni precedenti al match, con le forze dell’ordine costrette a intervenire per evitare scontri diretti tra i gruppi rivali. I commercianti della zona hanno dovuto chiudere in anticipo, mentre i residenti hanno vissuto ore di paura e incertezza. L’escalation di violenza sembra non avere fine, lasciando tutti in attesa delle conseguenze di una rivalità che va ben oltre il calcio.

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