Papa: La guerra rappresenta il fallimento della politica e dell’umanità

Papa: La guerra rappresenta il fallimento della politica e dell’umanità

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Il 19 maggio 2024, nella Basilica di San Pietro a Roma, si è tenuta la Messa della Pentecoste presieduta da Papa Francesco. Durante la messa, il Santo Padre ha fatto riferimento alla crescente ostilità e alla violenza in corso in Israele e in Palestina, esprimendo profonda preoccupazione per la sofferenza degli innocenti coinvolti nei conflitti. Papa Francesco ha utilizzato parole forti per condannare la guerra come un fallimento della politica e dell’umanità, sottolineando che ogni conflitto lascia il mondo in condizioni peggiori di prima.

Il Pontefice ha invitato tutti a non illudersi sulle false speranze che la guerra possa portare alla pace, criticando l’ideologia che giustifica la violenza come parte normale della società. Ha sottolineato la necessità di un impegno rinnovato per costruire un mondo pacifico, invitando credenti e persone di buona volontà a sognare la pace e a lavorare per costruire relazioni pacifiche.

Papa Francesco ha pregato affinché la guerra in Israele e in Palestina possa terminare al più presto, esprimendo solidarietà verso tutte le persone coinvolte nei conflitti. Ha espresso la speranza che venga rispettato un cessate il fuoco e che vengano garantiti aiuti umanitari alla popolazione colpita. Il Santo Padre ha auspicato la libertà per gli ostaggi israeliani e la protezione per la popolazione palestinese.

L’invocazione per la pace in Terra Santa ha posto l’accento sull’importanza di lavorare per una pace duratura tra lo Stato di Palestina e lo Stato d’Israele, abbattendo le barriere dell’odio e dell’inimicizia. Papa Francesco ha anche sottolineato l’importanza di Gerusalemme come luogo di incontro fraterno tra cristiani, ebrei e musulmani, protetta da uno statuto speciale a livello internazionale.

Il Pontefice ha concluso la sua preghiera invitando tutti a sognare la pace come dono della misericordia divina, sottolineando che la pace nasce da cuori trasformati dall’amore di Dio. Ha esortato a perseverare nella preghiera per la pace, ricordando l’importanza di coltivare la fraternità e la solidarietà tra i popoli.

In un gesto simbolico, Papa Francesco ha ricordato l’abbraccio di pace tra due padri, uno israeliano e uno palestinese, evidenziando la necessità di gesti di riconciliazione e di unità tra le due nazioni. Ha espresso la speranza che la pace possa fiorire nei cuori di tutti gli uomini e delle nazioni, al riparo dai venti della guerra e nutrito dall’impegno quotidiano verso la fraternità e la convivenza pacifica.

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