Pensioni minime in arrivo per i giovani, si interverrà sulla riforma

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Per i giovani arrivano la pensioni di cittadinanza. Le loro carriere discontinue non permetteranno un sistema contributivo completo così la necessità di intervenire.

Il ministro della lavoro, negli scorsi giorni ha incontrato i segretari generali dei sindacati per la sistemazione della riforma pensionistica. Un intervento che sistemi il calcolo contributivo dei giovani. Questi ultimi sono spesso disoccupati, precari o pagati con i voucher. Il loro sistema pensionistico non è equo e se non si interverrà tempestivamente, l’Italia avrà un generazione di poveri.

A chi sarà rivolta la pensione minima?

Cesare Damiano, il presidente della commissione Lavoro alla Camera ha posto l’attenzione sulle delle carriere discontinue e sulla riforma pensionistica. In particolar modo si cercherà di intervenire con un assegno base di 500 euro per tutti i giovani che hanno cominciato a lavorare nel 1996. Poi ciascun lavoratore aggiungerà i suoi contributi.

Ma come e dove trovare le risorse sufficienti? Secondo Damiano, le risorse si possono trovare modificando il sistema previdenziale. Si potrebbero utilizzare le risorse per l’integrazione al minimo, non più necessaria se si conferma la pensione dei giova­ni.

Si propone, in sostanza, di rivedere la normativa sul lavoro e sugli ammortizzatori sociali, sul problema delle carriere discontinue. Bisognerà rivedere l’art. 18, i licenzia­menti collettivi e quelli discipli­nari. Secondo Damiano sarebbe opportuno rendere strutturali gli incentivi alle assunzioni a tempo indeterminato per rendere questo contratto meno costoso di quel­li flessibili.

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