Pronti a collaborare contro la mobilità passiva dei pazienti in Sicilia

Pronti a collaborare contro la mobilità passiva dei pazienti in Sicilia

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Il confronto per abbattere i costi della mobilità passiva dei pazienti siciliani curarsi altrove, patologie trattate anche in Sicilia; riduzione del saldo negativo grazie all’apporto del settore privato. La migrazione sanitaria verso il Nord riguarda patologie come ortopedia, chirurgia bariatrica, trapianto di midollo e cardiochirurgia. L’Aiop si rende disponibile per una programmazione che favorisca la cura in loco dei pazienti e minore spesa per la regione. Strutture di eccellenza e professionisti qualificati esistono nel settore privato del SSR, ma sono soggette a tetti di spesa. Importante ridurre i “viaggi della speranza” per ridurre disagi e costi.

Riduzione dei costi della mobilità sanitaria in Sicilia

Barbara Cittadini, presidente dell’Aiop Sicilia, ha sollevato la questione dei costi della mobilità passiva dei pazienti siciliani che scelgono di curarsi al di fuori dell’Isola. Le strutture sanitarie siciliane stanno lavorando per ridurre il saldo negativo sulla mobilità sanitaria, specialmente per patologie come ortopedia, chirurgia bariatrica, trapianto di midollo e cardiochirurgia. Nonostante i progressi, la regione registra ancora un saldo negativo nel 2023.

La componente di diritto privato del Sistema sanitario regionale ha contribuito alla riduzione della mobilità sanitaria, ma molti pazienti continuano ad essere indirizzati verso altre regioni dove i tempi di attesa sono minori. Questo comporta maggiori costi per la regione siciliana. L’Aiop si propone di collaborare con le autorità sanitarie per programmare interventi che permettano ai pazienti di ricevere cure appropriate nella propria regione, evitando spese aggiuntive e disagi.

Strutture di eccellenza e professionisti qualificati all’interno della componente di diritto privato del SSR sono in grado di rispondere alla domanda di salute dei siciliani, anche per patologie complesse. Tuttavia, queste strutture sono limitate dai tetti di spesa e non possono soddisfare completamente la domanda dei pazienti. Un dialogo sinergico tra la componente pubblica e privata potrebbe contribuire a ridurre la mobilità passiva e i costi ad essa associati.

Ridurre i costi della mobilità passiva dei pazienti siciliani

Barbara Cittadini, presidente dell’Aiop Sicilia e vicepresidente nazionale dell’associazione, ha richiesto un confronto per abbattere i costi della mobilità passiva dei pazienti siciliani che si recano in altre regioni per cure già disponibili sull’Isola. L’obiettivo è ridurre il saldo negativo sulla mobilità sanitaria, che sebbene in diminuzione rispetto al passato, rimane consistente.

La migrazione sanitaria verso le regioni del Nord riguarda principalmente patologie come l’ortopedia per interventi alla colonna e protesi, la chirurgia bariatrica per l’obesità, il trapianto di midollo osseo e la cardiochirurgia per interventi sulle valvole cardiache. Molti pazienti si recano fuori regione per trovare risposte tempestive, anche se a costi più alti, creando disagi e maggiori spese per la Sicilia.

L’Associazione Italiana di Ospedalità Privata (Aiop) si è resa disponibile a collaborare per una programmazione che favorisca la cura dei pazienti nella propria regione, senza ricorrere a cure lontane da casa. Esistono strutture di eccellenza e professionisti qualificati in Sicilia che potrebbero rispondere alle esigenze sanitarie dei pazienti, riducendo così i costi e rendendo più efficiente il sistema.

Attraverso una sinergia virtuosa tra la componente di diritto pubblico e quella di diritto privato del Sistema Sanitario Regionale, si potrebbe favorire un maggiore accesso alle cure in loco e una riduzione della mobilità passiva, garantendo al contempo una risposta tempestiva alle necessità di salute dei pazienti siciliani.

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