Rogo del camper a Roma, ci sono due indagati: la pista è la vendetta

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Per il rogo del camper a Roma dove hanno perso la vita tre sorelle rom ci sono due indagati. La vicenda risale al 10 maggio scorso quando nel parcheggio di un centro commerciale a Centocelle, quartiere di Roma, è andato a fuoco un camper dove viveva una famigli di rom.

Gli indagati

Gli indagati sarebbero due uomini, anche loro di etnia rom come le vittime, da oggi iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio plurimo, tentato omicidio e porto di oggetti incendiari.

La pista seguita da inquirenti ed investigatori è quella di una vendetta. I due sono stati identificati attraverso testimonianze e l’esame di immagini riprese da telecamere a circuito chiuso. In un video si vede una persona che lancia una bottiglia incendiaria contro il camper.

L’accusa

I due, entrambi uomini di origini rom, sono accusati di omicidio volontario plurimo e tentato omicidio, e da giorni gli inquirenti sono sulle loro tracce. La squadra mobile ha le idee chiare sul movente del gesto che parrebbe legato a uno scontro tra famiglie. Gli Halilovic, infatti, avevano subito pesanti minacce e proprio per questo da qualche tempo non risiedevano più in un campo nomadi ma in un parcheggio di via Ugo Guattari, dietro al centro commerciale di Viale della Primavera, nel quartiere Centocelle, dove è avvenuta la tragedia poco dopo le tre del mattino del 10 maggio.

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