Scuola 2050: Ibrida, diffusa e integrata nel territorio, secondo Indire.

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Scuola 2050: Ibrida, diffusa e integrata nel territorio, secondo Indire.

Italia, crollo demografico: 700.000 bambini “scomparsi” in 10 anni e la scuola del futuro

Un allarme demografico scuote l’Italia: dal 2013 al 2023, il nostro paese ha visto una drammatica diminuzione della popolazione infantile, con circa 700.000 bambini in meno nella fascia d’età 0-5 anni. Un dato allarmante che solleva interrogativi sul futuro del sistema scolastico e della società italiana nel suo complesso. A lanciare l’allarme è l’Indire (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa), nel suo documento “Anticipare per governare il cambiamento, il sistema di istruzione di fronte alle sfide del cambiamento generazionale”.

Il calo demografico, evidenziato anche dal Corriere della Sera, sta ridisegnando la geografia delle scuole italiane, con conseguenze significative soprattutto nelle regioni del Sud. Ma quali sono le cause di questo declino e come si sta preparando il sistema scolastico ad affrontare questa sfida epocale?


Il Sud si spopola, ma la scuola resiste (e si reinventa)

Le cifre parlano chiaro: le scuole del Sud hanno perso più di uno studente italiano su dieci (-12,5%), un calo che viene in parte compensato da un aumento del 30% degli studenti stranieri. Ironia della sorte, anche il numero di bambini stranieri nelle scuole dell’infanzia è in diminuzione (-0,7%). Alle elementari, la perdita è ancora più marcata, con un -13,5% in nove anni, pari a 3 studenti persi ogni 20. Le scuole superiori, per il momento, sembrano resistere, segnando un aumento minimo (+0,7%), grazie soprattutto all’aumento degli iscritti stranieri (+23,6%) e a un calo limitato all’1% degli studenti italiani.

Questo spopolamento ha portato alla chiusura di numerose sedi scolastiche: dal 2016, sono passate da 41.284 a 40.074, con una perdita di 1.200 scuole. La sfida ora è garantire la sopravvivenza delle scuole che hanno resistito, soprattutto le cosiddette “piccole scuole” (meno di 125 studenti alle elementari e 75 alle medie), che rappresentano più di un quarto delle sedi scolastiche e si trovano spesso in aree interne a rischio di abbandono. Circa una piccola scuola su cinque ha classi pluriclassi, formate da studenti di età e grado di istruzione diversi, che rappresentano ormai il 20% delle scuole primarie.

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