Sigfrido Ranucci in Commissione Antimafia: “Nessun fatto rilevante dopo l’attentato del 16 ottobre”.
Sigfrido Ranucci, conduttore di Report, ha testimoniato alla Commissione Parlamentare Antimafia riguardo all’attentato del 16 ottobre, sottolineando di non aver ricevuto minacce né segnalato episodi particolari. Ha criticato le speculazioni infondate su un attacco diretto anche alla sua famiglia, chiarendo che l’ordigno era dotato di un quantitativo significativo di esplosivo. Ranucci ha espresso gratitudine verso le forze dell’ordine per la loro vigilanza e sicurezza durante le sue presentazioni. La sua principale preoccupazione rimane per la sua famiglia, affrontando con forza la situazione e determinato a proseguire le proprie attività.
Sigfrido Ranucci parla dell’attentato e della sicurezza della sua famiglia
ROMA (ITALPRESS) – Sigfrido Ranucci, conduttore di Report, ha dichiarato in audizione presso la Commissione Parlamentare Antimafia che, a seguito dell’attentato del 16 ottobre, non ha ricevuto minacce e non ci sono stati episodi significativi da segnalare. Ranucci ha sottolineato che le discussioni legate a questo evento non devono essere considerate alla stregua di semplici discussioni provocatorie, come alcuni giornalisti hanno tentato di fare. Ha anche risposto alle insinuazioni riguardanti la bomba, che secondo alcune persone avrebbe potuto essere diretta a sua figlia, chiarendo che i commenti in chat su un possibile auto-attentato sono infondati.
Il conduttore ha voluto chiarire la gravità della situazione, spiegando che l’ordigno utilizzato non era un semplice dispositivo rudimentale, ma piuttosto un esplosivo significativo, il che aumenta le preoccupazioni legate alla sua sicurezza personale. Ranucci ha espresso la sua gratitudine alle forze dell’ordine, in particolare agli uomini della Polizia di Stato e ai Carabinieri, che lo accompagnano durante le presentazioni del suo libro, garantendo sempre un elevato livello di protezione.
La situazione attuale ha messo in primo piano l’attenzione sulla sua famiglia. Ranucci ha confessato che è difficile vedere due auto esplodere davanti alla propria abitazione, esprimendo legittimato timore per la sicurezza dei suoi cari. Nonostante ciò, ha sottolineato che la sua famiglia è resiliente e pronta a riprendere le normali attività quotidiane, affrontando la crisi con determinazione e coraggio.
In un momento così critico, Ranucci ha voluto far emergere il supporto che riceve da coloro che lo circondano, evidenziando l’importanza della sicurezza e della tranquillità per poter continuare a lavorare e vivere senza lasciarsi sopraffare dalla paura. La sua volontà di mantenere la normalità nella vita familiare è un messaggio chiaro di resilienza e speranza.
Ranucci sull’Attentato del 16 Ottobre: Nessuna Minaccia Ricevuta
ROMA (ITALPRESS) – In merito all’attentato avvenuto il 16 ottobre, il conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, ha dichiarato durante la sua audizione in Commissione Parlamentare Antimafia di non aver ricevuto minacce e di non avere episodi particolari da segnalare. Ha sottolineato che la situazione è ben diversa rispetto ai comuni eventi legati ad inchieste che spesso vengono strumentalizzati. Ranucci ha evidenziato come alcuni commentatori abbiano cercato di ridurre la gravità dell’accaduto a semplici chiacchiere, mentre altri hanno persino ipotizzato che l’attentato potesse essere diretto a sua figlia. “È emerso che l’ordigno utilizzato era molto più sofisticato di quanto si potesse pensare, con un quantitativo di esplosivo significativo”, ha aggiunto.
Ranucci ha colto l’occasione per esprimere la sua gratitudine agli uomini della Polizia di Stato e ai Carabinieri. “Ogni volta che mi reco a presentare il mio libro, ho sempre trovato personale di sicurezza pronto a garantire la mia incolumità”, ha affermato. Il supporto ricevuto dalle forze dell’ordine è stato fondamentale per affrontare una situazione così delicata. Ranucci ha voluto ribadire l’importanza della sicurezza in momenti di alta tensione e incertezze.
Il giornalista ha manifestato la sua preoccupazione principale riguardo alla sua famiglia, sottolineando come sia difficile affrontare tali minacce. “Veder saltare in aria due auto davanti a casa non è affatto facile, ma stiamo cercando di mantenere la normalità nella nostra vita quotidiana”, ha confessato. Ranucci ha evidenziato come lui e i suoi cari stiano cercando di riprendere le proprie attività con coraggio e determinazione.
Ranucci, quindi, si è mostrato determinato a continuare il suo lavoro, con la speranza che eventi simili non si ripetano. La lotta contro la mafia e la criminalità rimane una priorità, e la sua esperienza servirà da monito per chi si trova a fronteggiare situazioni di rischio, sottolineando l’importanza della solidarietà e della resilienza nella comunità.
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