Smartphone a scuola: una scelta sbagliata che favorisce le multinazionali nella formazione dei giovani.

Smartphone a scuola: una scelta sbagliata che favorisce le multinazionali nella formazione dei giovani.

Non esiste una legge specifica che vieti l’uso degli smartphone di proprietà, il che solleva interrogativi sull’efficacia di tale divieto, che è stato emanato attraverso una semplice nota. Quest’ultima può spiegare una norma, ma non introdurla. Il Ministro è consapevole che il valore legale di questa comunicazione è limitato, ma ha comunque raggiunto il suo scopo: informare.

L’affermazione del Ministro secondo cui fino a questo momento le scuole hanno lasciato libertà d’uso agli smartphone è totalmente errata. Le scuole, in realtà, hanno sempre mantenuto un certo controllo sull’utilizzo di questi dispositivi durante le lezioni.

Il nuovo divieto e la libertà di insegnamento

Una novità significativa riguarda il divieto di utilizzo del cellulare anche per motivi didattici. Questa scelta solleva questioni fondamentali legate alla libertà di insegnamento, un diritto costituzionale. Il Ministro sembra adottare una posizione da “Stato etico”, in cui è lui a decidere cosa è giusto o sbagliato per gli studenti e gli insegnanti.


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