Smartphone “zen”: dal Giappone, lo stop alle 22 per un sonno teen migliore.
Un funzionario della città di Toyoake ha dichiarato alla Kyodo News che l’ordinanza mira a “dare alle persone l’occasione di riflettere sull’uso che fanno degli smartphone”. L’iniziativa non prevede sanzioni per i trasgressori, poiché, come ha spiegato il sindaco Masafumi Koki, la legge è intesa come una serie di “linee guida”. L’obiettivo primario è quello di prevenire gli effetti negativi causati dall’uso eccessivo degli smartphone. Se approvato dall’assemblea, il disegno di legge entrerà in vigore il 1° ottobre.
La decisione di Toyoake ha suscitato reazioni contrastanti. Se da un lato molti genitori e educatori hanno accolto con favore l’iniziativa, ritenendola un passo importante per proteggere i giovani dai rischi associati all’uso eccessivo degli smartphone, dall’altro non mancano le critiche. Alcuni sostengono che la legge sia troppo restrittiva e che limiti la libertà individuale. Altri ancora mettono in dubbio l’efficacia di una norma che si basa esclusivamente sulla raccomandazione, senza prevedere sanzioni per chi non la rispetta.
Il dibattito sull’uso degli smartphone in Italia
La decisione di Toyoake richiama alla mente il dibattito in corso in Italia sull’uso dei telefoni cellulari nelle scuole. Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha recentemente vietato l’utilizzo dei dispositivi mobili in tutti gli istituti scolastici, comprese le scuole superiori. La decisione è stata presa a seguito della nota ministeriale n. 5274 dell’11 luglio 2024 e della circolare n. 3392 del 16 giugno 2025.
