Tragedia in Guatemala, al rogo casa d’accoglienza per minori: 19 morti

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Tragedia in Guatemala. Un incendio, ieri, ha colpito l’ala femminile di una casa di accoglienza per minori. Sono morte 22 adolescenti tra i 14 e i 17 anni. Diciannove sono morte all’istituto Virgen de la Asuncion di San José Pinula, luogo della tragedia, tre, invece, sono arrivate in ospedale ma non sono sopravvissute. Ustionate altre 38 persone di cui 16 in condizioni critiche. Ignote le cause dell’incendio. Annunciati tre giorni di lutto nazionale.

Alcuni sospetti mettono in luce un possibile collegamento tra l’incendio e la protesta, del giorno prima, delle ragazze dell’istituto contro gli abusi e la cattiva alimentazione a cui erano sottoposte. L’istituto era stato inaugurato nel 2006 ed accoglieva bambini e ragazzi di strada e vittime di violenze familiari. Nonostante vi fossero solo 400 posti, l’edificio ne accoglieva 800.

Hilda Morales, procuratrice per l’infanzia e i diritti umani, ha annunciato che chiederà la chiusura del plesso: “Identificheremo le responsabilità amministrative e penali dei dirigenti, perché evidentemente hanno fallito nel loro mandato”. Angel Cardenas, impiegato della struttura, dichiara: “Era una bomba a scoppio ritardato, bisognava aspettarselo”. La procuratrice dice di aver richiesto più volte e in più occasioni di prendere delle precauzioni per proteggere gli adolescenti dagli abusi sessuali più volte segnalati.

L’Unicef si unisce al lutto del Guatemala e scrive su Twitter: “Quanto accaduto all’istituto Virgen de la Asuncion è una tragedia. Quei bambini e quegli adolescenti dovevano essere protetti”.

È caccia al colpevole, per un incendio che si sospetta esser doloso.

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