Urso: Europa deve agire subito per rilanciare la competitività industriale europea

Urso: Europa deve agire subito per rilanciare la competitività industriale europea

Urso: Europa deve agire subito per rilanciare la competitività industriale europea

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha sollecitato un’azione urgente e coordinata entro il 2024 per tutelare la competitività e la sovranità industriale europea. Durante il meeting “Friends of Industry” a Berlino, ha evidenziato la necessità di aggiornare i regolamenti del settore automotive, adottare un approccio tecnologico flessibile e rivedere le normative energetiche come CBAM ed ETS. Urso ha sottolineato tre elementi chiave per la nuova politica industriale: costi energetici competitivi, semplificazione burocratica e risorse finanziarie adeguate, indispensabili per sostenere la crescita e la resilienza delle industrie europee.

Urso: Urgenza di Agire per Salvaguardare la Competitività e Sovranità Industriale Europea

ROMA (ITALPRESS) – Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha sottolineato l’urgenza di un’azione congiunta e tempestiva entro la fine dell’anno per proteggere la competitività e la sovranità industriale europea. Parlando a Berlino durante l’ottava edizione del meeting ministeriale “Friends of Industry”, Urso ha evidenziato come non ci sia più margine per ritardi nel rilancio del sistema produttivo del continente. Ha posto particolare attenzione alla necessità che l’Europa prenda decisioni immediate per tutelare il settore automotive, suggerendo una revisione dei regolamenti per i veicoli pesanti e leggeri, adottando un approccio flessibile che riconosca la libertà tecnologica come fondamento dell’Unione.

Il ministro ha richiamato l’importanza di interventi rapidi anche per le industrie energivore, proponendo una revisione ambiziosa degli strumenti CBAM e ETS. Nel contempo, ha individuato nelle tecnologie d’avanguardia, come intelligenza artificiale e quantum, un ambito chiave su cui accelerare per garantire lo sviluppo futuro. La resilienza delle catene di valore industriali è un tema centrale e non più procrastinabile, dal momento che, a suo giudizio, gli anni trascorsi senza decisioni hanno già causato gravi ritardi nel progresso europeo.

Urso ha inoltre evidenziato tre elementi fondamentali per una nuova politica industriale in Europa: la competitività dei costi energetici, la semplificazione burocratica e l’erogazione di risorse finanziarie adeguate. Questi fattori risultano indispensabili per sostenere la transizione industriale e per restituire all’Europa la capacità di crescere e competere a livello globale, argomentando che la stagnazione registrata finora rappresenta una frenata rispetto agli sviluppi internazionali.

Richiamando il rapporto Draghi del settembre 2022, Urso ha sottolineato come, nonostante il lungo tempo trascorso, poco sia stato fatto in Europa per adottare misure concrete. Ha invitato dunque a un cambio di passo deciso e immediato da parte delle istituzioni europee, affinché il continente non continui a perdere terreno nella competizione globale.

Adolfo Urso sollecita un’azione immediata e condivisa per rilanciare la competitività industriale europea

ROMA (ITALPRESS) – “È indispensabile intervenire senza ulteriori indugi, entro la fine dell’anno, per proteggere la nostra competitività e la sovranità industriale”. Lo ha affermato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, durante il suo intervento all’ottava edizione del meeting ministeriale “Friends of Industry” tenutosi a Berlino. L’obiettivo dell’incontro è stato quello di rilanciare la crescita del sistema produttivo europeo, attraverso scelte tempestive e condivise tra i Paesi della Ue.

Urso ha posto una particolare enfasi sulla necessità che l’Europa assuma rapidamente misure mirate a tutelare il settore automotive. Tra queste, la revisione dei regolamenti che riguardano veicoli pesanti e leggeri, con l’adozione di un approccio più flessibile e la salvaguardia della libertà tecnologica, principio che costituisce un cardine della Unione. Al contempo, ha evidenziato l’urgenza di intervenire anche sulle industrie energivore attraverso una revisione ambiziosa del CBAM (Carbon Border Adjustment Mechanism) e dell’ETS (Emission Trading System), oltre ad accelerare lo sviluppo sulle nuove tecnologie strategiche come l’intelligenza artificiale e il quantum.

Secondo il ministro, non si può più permettersi di rinviare decisioni fondamentali sulla resilienza delle filiere produttive europee. “Abbiamo perso troppo tempo prezioso – ha sottolineato – e oggi più che mai occorre garantire tre elementi indispensabili per una politica industriale europea efficace: costi energetici competitivi, semplificazione burocratica e risorse finanziarie adeguate”. Questi fattori rappresentano le basi necessarie per sostenere la transizione industriale e restituire alla massa produttiva europea la capacità di crescere e competere su scala globale.

Urso ha inoltre richiamato l’attenzione sulle raccomandazioni contenute nel rapporto Draghi, pubblicato a settembre dello scorso anno, sottolineando come da allora non si siano viste azioni significative a livello europeo. “Mentre il resto del mondo ha accelerato, noi siamo rimasti a guardare, osservando il declino della nostra competitività. Questa situazione non è più accettabile – ha aggiunto il ministro – e per questo chiediamo all’Europa di prendere decisioni coraggiose e immediate, al fine di rilanciare il settore industriale e mantenere un ruolo di rilievo nella crescita mondiale”.

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