Varda dimostra l’efficacia della produzione spaziale e punta a renderla comune.

Varda dimostra l’efficacia della produzione spaziale e punta a renderla comune.

Solo i prodotti di valore più alto hanno senso economico. È per questo che Varda ha iniziato con i farmaci; un farmaco che può costare migliaia di dollari per dose può assorbire i costi di trasporto. Bruey presenta il “teorema dei sette domino” ai membri del Congresso, di cui parla frequentemente. Il primo domino è: razzi riutilizzabili. Fatto. Il secondo domino è: produzione di farmaci in orbita e loro ritorno. Il terzo è fondamentale: portare un farmaco in sperimentazione clinica, un passo decisivo che implica lanci continui.

Il modello di business di Varda si differenzia fundamentalmente da quello delle altre aziende spaziali. Pensate a come funzionano le aziende di satelliti: lanciano per trasmettere radio o televisione. Anche Starlink, con i suoi migliaia di satelliti, costruisce una rete che non richiede lanci costanti per funzionare. Varda, invece, richiede lanci continui per ogni formulazione dei farmaci, il che porta a una domanda potenzialmente illimitata.

Ciò ha implicazioni economiche significative per i fornitori di lanci. Non vendono un numero fisso di lanci, ma hanno un cliente con una domanda in crescita. Questo aiuta a giustificare i costi fissi delle infrastrutture di lancio e a ridurre i prezzi per lancio. Con il quarto domino, si innesca un ciclo virtuoso: man mano che Varda cresce, i costi diminuiscono, rendendo economicamente fattibili nuovi farmaci.

La fattibilità commerciale di Varda rimane da dimostrare, e attualmente non ci sono farmaci prodotti nello spazio sugli scaffali delle farmacie. Ma il ciclo virtuoso che Bruey immagina non beneficerà solo Varda; costi di lancio più bassi rendono lo spazio accessibile anche ad altre industrie, come quella dei semiconduttori, fibra ottica e materiali esotici – tutto ciò che può trarre vantaggio dalla microgravità ma non riesce ancora a giustificare la spesa.

Alla fine, Bruey afferma che i costi di lancio diventeranno così bassi che portare un dipendente in orbita per un mese sarà più vantaggioso rispetto alla creazione di ulteriore automazione. “Immagino ‘Jane’ che va nello spazio per un mese. Sarà come andare su una piattaforma petrolifera. Lavora nella fabbrica di farmaci per un mese e torna indietro, diventando la prima persona mai andata nello spazio e tornata, generando più valore rispetto ai costi per portarla lì.”


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