Vendemmia in Francia anticipata: viticoltori reagiscono a temperature eccezionalmente elevate.

Vendemmia in Francia anticipata: viticoltori reagiscono a temperature eccezionalmente elevate.

Vendemmia in Francia anticipata: viticoltori reagiscono a temperature eccezionalmente elevate.

Vendemmia Anticipata in Francia: L’Impatto del Cambiamento Climatico sui Vitigni

Di Andreas Rogal, Tamsin Paternoster e Chiara Zampiva – EBU
Pubblicato il 21/08/2025 – 21:58 CEST

Il Fenomeno delle Vendemmie Precoci

Quest’anno i viticoltori francesi si trovano ad affrontare una situazione senza precedenti: le alte temperature hanno costretto a iniziare la vendemmia ben prima della tradizionale finestra di raccolta, che va da settembre a ottobre. I vendemmiatori di Château Carbonnieux, una prestigiosa azienda vinicola, hanno registrato temperature che sfiorano i 40°C. Questo caldo e la mancanza di acqua hanno accelerato la maturazione delle uve da vino bianco, provocando un cambiamento radicale nel ciclo della vendemmia.

Eric Perrin, proprietario dello Château de Carbonnieux, esprime preoccupazione per questa situazione: “La vendemmia iniziava tradizionalmente il 15 settembre; ora ci troviamo a vendemmiare il 19 agosto. Questo fenomeno di riscaldamento globale sta portando i nostri climi ad avvicinarsi molto di più a quelli mediterranei.”

Impatti della Maturazione Precocemente

La prematura maturazione delle uve ha effetti significativi sul prodotto finale. A causa delle alte temperature, l’uva sta sviluppando un contenuto zuccherino più elevato, il che implica che i vini risultati avranno una gradazione alcolica più alta. Perrin osserva che in passato, in un decennio erano due le annate straordinarie, cinque medie e tre scarse. Ora la tendenza sembra vedere una qualità maggiore nel vino ogni anno, fatta eccezione per le annate estreme.

“Abbiamo vissuto estati calde come nel 1989 e nel 2003, ma dal 2018 a oggi, le temperature elevate sono diventate la norma”, aggiunge Eric Perrin. “La qualità dei nostri vini è notevolmente migliorata, ma affrontiamo nuove sfide che non avremmo mai immaginato.”

Normative e Sfide Tecniche

Molti viticoltori si trovano a dover adattare le proprie tecniche alle severe normative francesi sui vini a Denominazione di Origine Protetta (AOC). Tali norme stabiliscono limiti sul contenuto di zucchero, e soddisfare questi requisiti è una missione difficile per l’enologo di famiglia, Andrea Perrin.

Uno dei principali problemi risiede nell’eccesso di zuccheri, che porta i vini a raggiungere una gradazione alcolica di circa il 14%. “I vini bianchi con un grado alcolico così elevato non sono ben visti dai bevitori” spiega Andrea. Fortunatamente, i vigneti più vantaggiosi, quelli con terreni argillosi, aiutano a mantenere l’acidità e il bilanciamento aromatico, compensando i livelli zuccherini elevati.

“Cercheremo di raccogliere più tardi dalle zone argillose per ottenere una migliore qualità”, sostiene Andrea Perrin. “La speranza è di riportare la gradazione alcolica tra il 12 e il 13% nella cuvée finale.”

Testimonianze delle Autorità e Riconoscimenti

Riconoscendo la crescente preoccupazione per il cambiamento climatico e l’industria vitivinicola, anche l’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV) ha recentemente emesso un avviso in merito. “Il cambiamento climatico non solo influisce sulla qualità del vino, ma cambia radicalmente le pratiche agricole in tutto il mondo,” ha dichiarato Pau Roca, Segretario Generale dell’OIV.

In un contesto simile, il Presidente di Vinexpo, Rodolphe Lameyse, ha anche sottolineato che “è fondamentale adattare le pratiche agricole per rispondere a queste sfide sempre crescenti”. Gli esperti concordano nel sostenere che la viticoltura del futuro richiederà innovazione e sostenibilità.

Guardando al Futuro: Sostenibilità e Innovazione

La situazione attuale richiede un ripensamento delle pratiche vitivinicole. Con l’evidente impatto del cambiamento climatico, i viticoltori devono considerare strategie di adattamento, tra cui l’uso di varietà più resistenti e pratiche di gestione dell’acqua più efficienti.

Eric e Andrea Perrin, consapevoli delle sfide che si prospettano, continuano a investire in tecnologie innovative per migliorare la qualità senza compromettere le tradizioni. “La nostra committenza verso l’eccellenza è più forte che mai, e continueremo a esplorare modi per mantenere i nostri vini rappresentativi della nostra terra,” conclude Eric Perrin.

Questa vendemmia anticipata rappresenta non solo un cambiamento collettivo, ma anche una chiamata all’azione per tutti i produttori di vino, affinché si adattino a un futuro incerto e in continua evoluzione, preservando al contempo l’identità unica dei loro vini.

Fonti Ufficiali

  • Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV)
  • Vinexpo

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