Viaggiare piano per custodire l’isola: la Sicilia sostenibile tra memoria, natura e comunità

Viaggiare piano per custodire l’isola: la Sicilia sostenibile tra memoria, natura e comunità

Tra i boschi del monte Erice, il sentiero di Sant’Anna unisce natura, spiritualità e paesaggio. È un percorso che invita alla lentezza non solo fisica, ma interiore. Salire a piedi, osservare il panorama sulle Egadi, attraversare un ambiente forestale e giungere a un borgo medievale significa ridare valore al cammino come esperienza trasformativa.

Dal punto di vista ambientale, i sentieri storici favoriscono una fruizione a basso impatto e contribuiscono alla manutenzione del territorio, contrastando l’abbandono e il degrado. Dal punto di vista culturale, mantengono vive tradizioni, riti e saperi locali.

Una Sicilia che guarda al futuro

Il turismo lento in Sicilia non è una moda, ma una necessità. È la risposta a un modello che rischia di consumare ciò che rende l’isola unica. Puntare sulla sostenibilità significa investire su percorsi lunghi, su relazioni autentiche, su un’idea di viaggio che non misura il valore in “cose viste”, ma in legami creati.

In questa Sicilia che si attraversa piano, il viaggio diventa cura: dei luoghi, delle persone e del tempo.

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