Vinitaly Chicago: il sapore italiano oltre i dazi, un’esperienza da non perdere!
Vinitaly.USA: Un Brindisi al Futuro del Vino Italiano a Chicago
di Stefano Vaccara
CHICAGO (ITALPRESS) – A Chicago, sullo splendido sfondo del lago Michigan, è stata inaugurata la seconda edizione di Vinitaly.USA, la più grande rassegna dedicata al vino italiano negli Stati Uniti. Questo evento, al Navy Pier, ha riunito oltre 250 aziende e consorzi, con più di 1.500 buyer provenienti da Stati Uniti, Canada e Messico. La rassegna offre una trentina di eventi, tra cui degustazioni, masterclass e incontri d’affari, suggerendo che, nonostante l’incertezza dei dazi, l’Italia afferma con consapevolezza la propria presenza nel mercato.
Il vino italiano non conosce battute d’arresto, nemmeno di fronte alle sfide poste dai dazi. Durante le due giornate di eventi, il settore vitivinicolo del Bel Paese ha dimostrato di essere un ambasciatore valido, capace di superare le difficoltà economiche. “Il mercato statunitense è insostituibile, e merita il nostro impegno”, ha dichiarato il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, sottolineando come il governo italiano supporti attivamente il settore, ponendo l’accento sulla qualità dei prodotti italiani.
Rinforzare la Presenza Italiana nel Mercato Nordamericano
Centinaia di operatori e giornalisti hanno preso parte all’apertura ufficiale della rassegna, che ha visto il Ministro Lollobrigida sostenere l’ottimismo per il futuro. “Il nostro vino è sinonimo di qualità. La competizione è forte, ma la nostra offerta è unica”, ha affermato durante un evento di gala a Eataly Chicago. Richiamando un proverbio italiano, il ministro ha accennato a Rita Levi-Montalcini come simbolo di longevità, invitando a riflettere sul legame tra vino e salute.
Di fronte alla minaccia di nuovi dazi sul vino e sui formaggi europei, il governo italiano si presenta unito, con l’obiettivo di promuovere un settore che rappresenta una colonna portante dell’economia e della cultura italiana. Veronafiere, l’ITA – Italian Trade Agency, e altre istituzioni si sono coalizzate per dare vita a un evento che funge da piattaforma economica, culturale e promozionale.
Il mercato nordamericano continua a essere cruciale per l’industria vinicola italiana, assorbendo quasi il 38% del vino importato negli Stati Uniti e generando un fatturato annuo di oltre 2,2 miliardi di dollari. “La sfida dei dazi è concreta, ma il nostro compito è sostenere i produttori e favorire i contatti tra buyer e aziende”, ha affermato Matteo Zoppas, presidente dell’ICE.
La rassegna non si limita soltanto al vino, ma include anche eventi dedicati all’olio extravergine d’oliva. Orietta Gianjorio, esperta di valutazione sensoriale, ha evidenziato come l’olio italiano ricopra un ruolo essenziale e complementare al vino, con la consapevolezza che il mercato americano sta imparando ad apprezzare la qualità. “Le nostre cultivar e la tradizione culinaria ci distingueranno sempre”, ha affermato.
Alla fiera hanno partecipato nomi illustri del panorama vinicolo italiano, tra cui Antinori, Frescobaldi e Ferrari, accanto ai consorzi del Prosecco, Brunello di Montalcino e Valpolicella. L’evento di quest’anno ha visto anche il debutto di Wine2Wine Business Forum, Vinitaly Tourism e Sol Expo per l’olio extravergine, dimostrando l’intento di rendere Vinitaly.USA una piattaforma stabile per l’eccellenza italiana negli Stati Uniti.
Un aspetto curioso dell’evento è stato il racconto aneddotico del presidente della NIAF, Robert Allegrini, sul volo storico del generale italiano De Pinedo, che atterrò un secolo fa a Navy Pier. Quel giorno, chiese un bicchiere di vino, ma l’era del proibizionismo glielo negò. “Oggi, possiamo dire che le cose sono cambiate radicalmente”, ha commentato con una nota ironica.
Kristian Ghedina, ex campione del mondo di sci e attuale ambasciatore di Vinitaly.USA 2025, ha messo in luce le affinità tra vino e sport: “Entrambi richiedono passione e disciplina. Alle prossime Olimpiadi di Cortina brinderemo con Prosecco, simbolo di vittoria”.
Nel suo messaggio ufficiale letto all’evento, il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha evidenziato l’importanza del vino come colonna portante dell’economia italiana. Annunciando la creazione di una Task Force Dazi per supportare le imprese italiane all’estero, ha sottolineato che “ogni ambasciata deve fungere da trampolino di lancio per le aziende italiane”.
In un contesto in cui a Washington si discutono tariffe commerciali, Chicago offre un messaggio di ottimismo e determinazione. Vinitaly.USA non è solo una fiera commerciale, ma una testimonianza che l’Italia, di fronte alle avversità, sa farsi valere. I dazi possono creare ostacoli, ma il gusto e la qualità del vino italiano continueranno a brillare nel panorama mondiale.
-Foto xo9/Italpress-(ITALPRESS).
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