Pedagogia della lumaca: diritti dell’infanzia tra ozio, sporcizia e dialogo.
Il Riconoscimento dei Diritti dei Bambini nell’Era dei Conflitti
In un’epoca segnata da conflitti incessanti e crisi umanitarie – dall’Ucraina al Medio Oriente, fino al Sudan – l’attenzione deve necessariamente concentrarsi sui più vulnerabili: i bambini. La Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia, celebrata il 20 novembre, rappresenta un momento cruciale per riflettere sui diritti sanciti dalla Convenzione ONU del 1989. Questa giornata non è solo un’occasione per commemorare, ma un invito a esaminare il gap tra i diritti scritti e la realtà vissuta da milioni di minori, molti dei quali anche nel sistema sociale che consideriamo protetto.
Il diritto all’istruzione (Art. 28) e il diritto al gioco (Art. 31) sono principi fondamentali per la crescita e lo sviluppo, ma oggi sono minacciati non solo dagli effetti devastanti dei conflitti, ma anche da dinamiche più sottili, presenti all’interno dei nostri sistemi educativi. La domanda è: come possiamo garantire che questi diritti vengano tutelati anche nella vita quotidiana dei bambini?
Il contesto scolastico assume un ruolo fondamentale per trasformare la Convenzione da documento giuridico a pratica concreta. Qui entra in gioco la visione del pedagogista Gianfranco Zavalloni, il quale, attraverso la sua “Pedagogia della Lumaca”, sottolinea la necessità di un approccio che rispetti il ritmo naturale dei bambini e il loro diritto a momenti di ozio, creatività e libertà.
