Aereo si schianta in Siberia, passeggeri feriti ma sopravvissuti

Un aeroplano russo è precipitato nella Jacuzia, una repubblica della Russia nella Siberia orientale, probabilmente a causa di alcuni malfunzionamenti dei suoi sistemi e del brutto tempo: a bordo c’erano 39 persone e sono sopravvissute tutte. L’incidente è avvenuto intorno alle 4 del mattino (ora italiana) di lunedì, a 30 chilometri di distanza dalla città di Tiksi. Inizialmentesi era parlato di almeno 27 vittime, ma in seguito ha corretto l’informazione comunicando che tutte le persone che si trovavano a bordo sono sopravvissute, anche se 16 di queste hanno riportato ferite gravi.

Il bilancio è di trentadue soldati feriti di cui 16 di loro versano in gravi condizioni: lo riferisce il ministero della Difesa, precisando che i feriti «sono stati trasferiti all’ospedale di Tiksi dagli elicotteri del servizio di soccorso» e che a bordo dell’ aereo c’erano 39 persone, tra cui sette membri dell’equipaggio. Sempre secondo il ministero, un elicottero specializzato con a bordo personale medico dell’ospedale militare Burdenko di Mosca è stato inviato a Tiksi per trasportare i feriti.

Al momento dell’impatto l’aeroplano si è spezzato in tre parti, ma non è ancora chiaro come siano andate le cose e se il pilota abbia tentato un atterraggio di emergenza.

L’Ilyushin IL-18 è un aeroplano quadrimotore turboelica, sviluppato negli anni Cinquanta dall’Unione Sovietica e ancora utilizzato da molto compagnie aeree che un tempo facevano parte dell’URSS. Si stima che ci siano ancora 200 modelli in servizio, nonostante la sua produzione sia terminata nel 1968. Negli anni ne sono state realizzate alcune varianti, utilizzate per lo più dall’esercito russo per il trasporto del suo personale in itinerari di medio raggio.

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