Brexit, porte chiuse ai cittadini Ue da marzo: il Regno Unito si sgretola

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Il Regno Unito chiude le porte. Da metà marzo, causa Brexit, non sarà più possibile accedere oltre manica per i cittadini dell’Unione europea. La Scozia, invece, tra due settimane terrà un referendum per la scissione dal Regno Unito e poter restare nella Ue. La disunione britannica è evidente e la Brexit rischia di non essere più una “vittoria” per i cittadini inglesi.

Secondo il Daily Telegraph, Theresa May avrebbe scelto metà marzo, come data per invocare l’articolo 50 del Trattato di Lisbona, cioè per rendere veramente “attiva” la Brexit. Un portavoce di Downing street ha smentito la notizia.

Storia inversa per la Scozia. Il premier Nicola Sturgeon ha compreso le gravità e i rischi che potrebbero scaturire dalla Brexit e convocherà un referendum per diventare indipendenti dalla Gran Bretagna e poter restare nell’Ue.

La sterlina è, di conseguenza, crollata nei mercati. Il Regno Unito rischia di perdere la Scozia, ma anche l’Irlanda del Nord, che, in seguito alle elezioni anticipate programmate per giovedì, potrebbe ritornare alle pretese di scissione. La borsa trema. Il Regno Unito rischia di rimanere solo un “patto a due” tra Galles ed Inghilterra. L’ex-premier del Regno Unito, John Major, lancia l’allarme: “Una hard Brexit sarebbe un disastro per sanità e welfare “.

L’articolo 50, prima di diventare effettivo, dovrà passare dalla Camera dei Lord, che potrebbe mettere alcuni “paletti” alla Brexit.

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