Buste bomba alla procura di Torino: spedite da Genova

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Due buste bomba destinate alla procura di Torino. I due pacchi sono partiti dall’aeroporto di Genova ed erano indirizzati a due pm della procura del capoluogo piemontese. Sono state fatte brillare ieri nel palazzo di giustizia torinese.

Le buste contenevano polvere da sparo, fili elettrici e batterie. Un marchingegno pronto ad esplodere e procurare danni. Il mittente scritto sui plichi era uno studio legale torinese, che non era coinvolto nell’attacco, ma in cui ha lavorato un legale che ha firmato alcune richieste di risarcimento per conto di giornalisti e forze dell’ordine.

Il tentato attacco non è ancora stato rivendicato. Si valuta la pista anarchica. I due pm protagonisti dell’attentato sventato, infatti, sono a lavoro contro la criminalità organizzata e sugli anarchici. Torino e Genova sono strettamente collegate per quanto riguarda il movimento anarchico e questo evento ne è la conferma.

Il legame Genova-Torino

Nel 2012, a Genova, fu gambizzato Roberto Adinolfi, ad di Ansaldo Nucleare. In quell’occasione furono condannati due torinesi con pene di poco inferiori ai dieci anni. Da quell’evento è cominciata l’inchiesta “Scripta Manent” che a settembre 2016 aveva portato all’arresto di sette persone.

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