Condannato Logli a 20 anni in appello per l’omicidio di Roberta Ragusa

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Condannato Antonio Logli a 20 anni per l’omicidio di Roberta Ragusa. E’ stata confermata la condanna a 20 anni per Antonio Logli, accusato di avere ucciso la moglie Roberta Ragusa, scomparsa nel 2012.

Condannato Antonio Logli a 20 anni, confermata la condanna in appello

Confermata in appello la condanna di primo grado a 20 anni ad Antonio Logli, l’uomo accusato di avere ucciso la moglie Roberta Ragusa, scomparsa nella notte tra il 12 e il 13 gennaio 2012 da San Giuliano Terme, in provincia di Pisa. La Corte d’assise d’appello di Firenze ha emesso la sentenza di condanna a 20 anni, confermando quella del 21 dicembre 2016 del Tribunale di Pisa, non ritenendo necessaria quindi la reclusione, ma facendo valere  le dovute misure cautelari, tra cui l’obbligo di dimora nel comune di San Giuliano Terme dalle 21 alle 6. La lettura della sentenza è arrivata dopo quasi 7 ore di camera di consiglio, durante le quali Logli ha atteso in aula insieme agli avvocati difensori e al figlio Daniele, oggi poco più che maggiorenne.

L’uomo è accusato dei omicidio e distruzione del cadavere della moglie Roberta Ragusa, scomparsa nel gennaio del 2012 e mai più ritrovata. Secondo l’accuso l’uomo avrebbe ucciso la moglie a causa della gelosia di quest’ultima dovuta alla scoperta della relazione extraconiugale che il marito intratteneva con Sara Calzolaio, baby sitter dei figli della coppia e impiegata della’autoscuola dove i due coniugi lavoravano. L’omicidio sarebbe nato in seguito a una violenta lite tra marito e moglie avvenuto proprio la sera della scomparsa della donna. A sostenere l’accusa la testimonianza di alcune persone, tra cui Loris Gozi che ha sempre sostenuto di aver visto la coppia litigare quella sera per strada, in via Gigli.

Condannato Antonio Logli, presente in aula anche il figlio Daniele

Presenti in aula anche le cugine di Roberta Ragusa, che si erano costituite parte civile. La famiglia della donna ha infatti sempre ritenuto colpevole il marito della donna, per questo hanno sempre chiesto giustizia per la morte della cugina. Una di loro, Maria, parlando del figlio della Ragusa, Daniele, oggi 21 enne e che ritiene il padre innocente, chiede di “cercare la verità insieme. La vittima è Roberta non lo dimentichiamo. C’è chi pensa ancora che si sia allontanata. Daniele avrebbe dovuto costituirsi parte civile”.

Chi era presente alla lettura della sentenza ha riferito che Antonio Logli non avrebbe manifestato alcuna emozione, ed è stato scortato da carabinieri e dagli avvocati difensori fuori dal palazzo di giustizia, senza proferire parola e non rilasciando alcun commento. Solo uno degli avvocati di Logli, Roberto Cavani, ha annunciato che ricorreranno alla Cassazione, aggiungendo che ” La corte ha ritenuto di confermare la sentenza di primo grado, ma indipendentemente da questo aspettiamo le motivazioni per capire su che base la corte ha preso la sua decisione, dopodiché  procederemo a redigere il ricorso per Cassazione e ne valuteremo gli esiti”.

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