Costruzione della diga in Cambogia: impatti allarmanti sulle comunità fluviali nei Cardamomi.
La Cambogia ha avviato la deforestazione di oltre 7.300 ettari (18.000 acri) di una foresta pluviale protetta nel Parco Nazionale di Kravanh per costruire un nuovo bacino idrico. Circa 4.000 ettari (10.000 acri) saranno sommersi dall’invaso. Le Montagne Cardamom, situate in questo parco, rappresentano uno degli ultimi hotspot di biodiversità della Cambogia, ospitando specie come elefanti, pangolini e gibboni. Tuttavia, i progetti di dighe e il disboscamento illegale stanno accelerando la perdita di habitat. Gli abitanti dei villaggi a monte della diga sostengono che perderanno l’accesso alla foresta, all’acqua e ai mezzi di sussistenza, mentre gli agricoltori a valle sembrano trarre vantaggio; i residenti riportano di non essere stati consultati adeguatamente. Il progetto si sovrappone a un’area per la compensazione del carbonio REDD+ e sembra sia già avviato senza un’adeguata valutazione dell’impatto ambientale, sollevando questioni legali e di trasparenza.
Avvio della costruzione del bacino idrico
Recentemente, è iniziata la bonifica forestale per un nuovo bacino idrico nel cuore delle Montagne Cardamom, nella provincia occidentale di Pursat. Secondo le informazioni ottenute da Mongabay, questo progetto, noto formalmente come Irrigation Dam 2, prevede la pulizia di oltre 7.300 ettari di foresta protetta all’interno del Parco Nazionale di Kravanh. Fonti locali hanno documentato l’inizio dei lavori a febbraio, proseguendo nei mesi successivi. Le immagini satellitari mostrano la creazione di una strada di circa 10 chilometri (6 miglia) che porta al sito della diga.
