Cristina Gallardo, 39 anni, custode della natura in Spagna, tragicamente scomparsa in una caduta.
Tra le sue molte attività, si occupò della salvaguardia di rapaci minacciati, installò nidi per gheppi e aiutò le allocche a tornare alle zone agricole. Nelle grotte, contribuì a censire felci rare e pipistrelli. Sulle scogliere, si dedicò a rimuovere vie di arrampicata sportive che disturbavano gli uccelli nidificanti e monitorò piante in pericolo come la Silene hifacensis, presente solo in un ristretto numero di affioramenti costieri ad Alicante. Credeva che la conservazione non si limitasse a contare gli esseri viventi, ma richiedesse di garantire loro spazio per sopravvivere.
La natura rappresentava anche la sua gioia. Amava arrampicarsi e andare in bicicletta, sentendosi più a casa all’aperto. Ma non separava mai lo sport dal suo dovere di custode. Era consapevole che l’arrampicata potesse avere un impatto sui luoghi che amava, perciò la responsabilità era fondamentale.
