Cuffie e auricolari danneggiano l’udito, milioni di giovani a rischio

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Le cuffie e gli auricolari mettono a rischio l’udito. I dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità confermano un miliardo di giovani con problemi acustici. Ecco le precauzioni da adottare.

Spesso i problemi auditivi vengono sottovalutati ma i dati dell’OMS non sono rassicuranti. Circa 7 milioni di italiani e 1 miliardo in tutto il mondo soffrono di disturbi all’orecchio. Le cause sono da attribuire ai moderni auricolari e cuffie del dispositivi mobili ai quali i giovani non rinunciano. Sono sempre all’avanguardia, ma i volumi esagerati risultano essere dannosi.

Le cause

Secondo gli studi condotti dalla OMS i primi disturbi si riscontrano sempre più tra i giovani. Questi ultimi fanno sempre un uso esagerato delle cuffiette. I giovani, passano una buona parte della giornata ascoltando musica o vedendo video attraverso degli auricolari sempre più piccoli o cuffie dalle potenzialità sorprendenti. I volumi sono spesso troppi alti.

Rimedi

Roberto Ghiozzi, musicoterapeuta suggerisce che un auricolare non dovrebbe rimanere più di un’ora al giorno vicino l’orecchio. Basterebbe non superare i 60 decibel ma i giovani ignorano anche il messaggio automatico degli smartphone che suggerisce di non alzare troppo l’audio. Ai primi sintomi di ipoacusia bisogna fare un controllo perché la percezione auditiva sarebbe destinata a peggiorare in assenza di un intervento preventivo.

Oltre un miliardo di ragazzi sono a rischio, soprattutto nei paesi benestanti dove la vendita di smartphone è maggiore.
La metà dei ragazzi tra i 12 e i 35 anni dichiara di essere dipendente da smartphone auricolari e cuffie. La maggior parte non rispetta il volume di sicurezza.

Particolarmente dannosi sono anche i locali notturni, i concerti e gli eventi sportivi, i decibel della loro musica non dovrebbero essere ascoltati per oltre 28 secondi.

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