Dirigente scolastico: convocazioni illegittime e offensive creano malessere tra i docenti.
Il Rapporto Scuola-Famiglia e il Ruolo del Dirigente
Un’altra situazione delicata si verifica quando le convocazioni dei docenti in ufficio di presidenza sono motivate dalla necessità di facilitare un confronto tra il docente e i genitori di uno studente alla presenza del dirigente scolastico. Questa pratica, purtroppo diffusa, si pone al di fuori delle norme contrattuali e legislative che regolano il rapporto scuola-famiglia.
L’articolo 44 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) scuola 2019/2021 disciplina le attività funzionali all’insegnamento, includendo tra queste i rapporti individuali tra i docenti e le famiglie. Il comma 5 dello stesso articolo stabilisce che, al fine di assicurare un rapporto efficace con le famiglie e gli studenti, il consiglio d’istituto, su proposta del collegio dei docenti, definisce le modalità e i criteri per lo svolgimento dei rapporti con le famiglie e gli studenti. Tali modalità devono garantire l’accessibilità al servizio, compatibilmente con le esigenze di funzionamento dell’istituto, e prevedere idonei strumenti di comunicazione tra l’istituto e le famiglie.
È essenziale notare che questi regolamenti non prevedono la convocazione nell’ufficio di presidenza per discutere, di fronte al dirigente scolastico e ai genitori, la valutazione delle verifiche. La presenza del dirigente scolastico durante i colloqui scuola-famiglia può essere percepita come una forma di controllo sull’attività didattica del docente, limitando la sua libertà di insegnamento e creando un clima di imbarazzo e sfiducia. Tale pratica potrebbe essere interpretata come una violazione dell’articolo 6 della legge 300/70 (Statuto dei Lavoratori), che vieta le visite personali di controllo sul lavoratore, salvo in casi eccezionali in cui siano indispensabili ai fini della tutela del patrimonio aziendale.
