Energia termica oceanica: una speranza per le isole dipendenti dai combustibili fossili.

Energia termica oceanica: una speranza per le isole dipendenti dai combustibili fossili.

Come funziona l’OTEC?

Un piccolo dispositivo pilota galleggiante, recentemente distribuito al largo delle Isole Canarie, potrebbe svolgere un ruolo cruciale nel fornire energia pulita alle comunità tropicali e costiere. La tecnologia OTEC sfrutta il calore dell’acqua di mare attraverso un sistema a circuito chiuso, dove l’acqua superficiale calda fa evaporare un fluido di lavoro, come l’ammoniaca. Questo vapore aziona una turbina, mentre l’acqua fredda prelevata a circa 750 metri di profondità funge da refrigerante, ri-condensando il vapore e completando il ciclo. Affinché questo processo funzionasse, è necessaria una differenza di temperatura di almeno 20°C tra le acque superficiali e quelle profonde.

Secondo Andrea Copping, ricercatrice dell’Università di Washington, “l’OTEC ha un potenziale straordinario per fornire energia nelle aree tropicali e subtropicali”, in quanto può garantire una fonte di energia continua, 24 ore su 24, a differenza di molte altre fonti rinnovabili. Sebbene non sia una novità, l’OTEC è stata concepita nel XIX secolo ed è stata soggetta a test negli anni ’70 e ’80. Oggi, vengono condotti solo alcuni progetti di OTEC in Giappone, Hawaii e, più recentemente, nelle Canarie.


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