Francia, si dimette il capo delle forze armate: divergenze con Macron

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Il capo delle forze armate francesi,   il generale Pierre de Villiers, si è dimesso per contrasti con il presidente Emmanuel Macron sui tagli alla Difesa. “Nelle attuali circostanze, non posso più garantire la durata nel tempo del modello di esercito che considera necessario per assicurare la protezione della Francia e dei francesi”, ha dichiarato.

Tagli all’esercito

Per coprire le eccedenze dei costi delle operazioni militari all’estero, l’esercito dovrà risparmiare 850 milioni di euro sugli equipaggiamenti.

Ma De Villers non ci sta e protesta davanti al presidente, al Consiglio di Difesa, e in commissione difesa al parlamento. Lo stesso Macron attraverso ‘Le Journal du Dimanche’ aveva dichiarato: “Se qualcosa oppone il capo di stato maggiore al presidente, il capo di stato maggiore se ne va”, ha spiegato Macron. Le dimissioni di De Villers sono state accettate dal Presidente della Repubblica e dovrebbero scattare teoricamente il 31 luglio. Le dimissioni di de Villiers è un fatto senza precedenti dal 1958 a oggi.

Chi è de Villiers

Pierre de Villiers, fratello dell’esponente politico di estrema destra Philippe de Villiers, si è formato alla prestigiosa scuola militare di Saint-Cyr. In Kosovo nel 1999 ha comandato per cinque mesi la brigata Leclerc, e nel 2006 e 2007 ha servito in Afghanistan prima di tornare a Parigi e diventare capo del gabinetto militare del primo ministro François Fillon. Già nel 2010 avrebbe dovuto diventare capo di Stato maggiore, ma all’ultimo momento il presidente Sarkozy gli preferì Benoît Puga. Nomina rinviata solo di qualche anno, de Villiers diventa CEMA (Chef d’Etat Majeur des Armées) nel 2014.

Il giorno successivo della visita di Donald Trump agli Invalides e prima della cena con il presidente americano sulla Tour Eiffel, il presidente Macron pronuncia un atteso discorso nella sede del ministero della Difesa, davanti a tutti i vertici militari. Sono parole, anche quelle, senza precedenti, perché con molta calma e freddezza Macron richiama il generale de Villiers all’ordine, davanti a tutti.

Il generale de Villiers presenta le dimissioni, e Macron le accetta. Per il presidente della Repubblica all’Eliseo da soli due mesi si tratta di una prova di forza, un modo per mettere le cose in chiaro. Nel momento in cui Macron promette di rimettere in piedi la Francia nessuno è autorizzato a fare pressioni su di lui, neanche i militari.

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