Gli effetti dei dazi Usa si fanno sentire più pesantemente su Italia e Germania, afferma Panetta

Gli effetti dei dazi Usa si fanno sentire più pesantemente su Italia e Germania, afferma Panetta

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Il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ha analizzato gli effetti dei dazi annunciati e le implicazioni sul PIL mondiale. Ha evidenziato le pressioni competitive delle aziende cinesi sull’economia italiana ed europea. Panetta ha discusso dell’andamento dell’inflazione nell’area dell’euro e della politica monetaria della BCE. Ha sottolineato la necessità di rilanciare gli investimenti per contrastare la stagnazione economica. Inoltre, ha evidenziato la debolezza delle esportazioni italiane, soprattutto verso la Germania. Panetta ha concluso che l’Europa deve adottare un nuovo modello di sviluppo per ridurre la dipendenza da fattori esterni e valorizzare il mercato unico.

Panetta all’Assiom Forex: impatti dei dazi e dell’incertezza sulle politiche commerciali

Fabio Panetta, governatore della Banca d’Italia, ha sottolineato durante il congresso Assiom Forex a Torino gli impatti potenziali dei dazi annunciati in fase pre-elettorale. Secondo le stime della Banca d’Italia, l’eventuale attuazione di questi dazi potrebbe ridurre la crescita del PIL globale di 1,5 punti percentuali, con l’economia statunitense che subirebbe un impatto superiore ai 2 punti. Per l’area dell’euro, le conseguenze sarebbero più contenute, ma con effetti maggiori per Germania e Italia a causa della rilevanza dei loro scambi con gli Stati Uniti.

Panetta ha evidenziato che l’incertezza sulle politiche commerciali potrebbe amplificare gli impatti negativi e ha analizzato il caso della Cina, sottolineando come l’imposizione di dazi elevati da parte degli Stati Uniti potrebbe spingere gli esportatori cinesi a cercare nuovi mercati per compensare il calo delle vendite negli USA. Questo scenario potrebbe esporre le imprese italiane ed europee a crescenti pressioni competitive da parte delle aziende cinesi.

Il governatore ha inoltre analizzato la situazione dell’inflazione nell’area dell’euro, evidenziando il rientro quasi completo al 2% nel medio termine. Panetta ha spiegato che nonostante i recenti rialzi, l’inflazione di fondo si è mantenuta al 2,7% e che la politica monetaria attuale continua a esercitare una pressione al ribasso sull’attività produttiva e sulla dinamica dei prezzi.

Impatto dei dazi annunciati sulla crescita economica globale

Fabio Panetta, governatore della Banca d’Italia, ha recentemente evidenziato i possibili effetti negativi sull’economia globale derivanti dai dazi annunciati in fase pre-elettorale. Secondo le stime, l’attuazione di tali dazi, accompagnati da misure di ritorsione, potrebbe ridurre la crescita del PIL globale di 1,5 punti percentuali. Le conseguenze sarebbero più accentuate per l’economia statunitense, con un impatto superiore ai 2 punti percentuali.

Questo scenario potrebbe portare a un aumento dell’incertezza sulle politiche commerciali, con possibili ripercussioni negative sulla crescita economica. In particolare, le imprese italiane ed europee potrebbero trovarsi esposte a crescenti pressioni competitive da parte delle aziende cinesi, specializzate in settori simili a quelli europei.

Panetta ha inoltre sottolineato l’importanza di un nuovo modello di sviluppo per l’Europa, che valorizzi il mercato unico e riduca la dipendenza da fattori esterni. È necessario rilanciare gli investimenti, che attualmente sono inferiori rispetto a quelli degli Stati Uniti, per sfruttare l’elevata capacità di risparmio del continente.

Infine, l’economia italiana ha mostrato recentemente segni di affievolimento, principalmente a causa del contesto internazionale difficile e degli effetti della stretta monetaria. Gli investimenti e le esportazioni hanno subito un calo, contribuendo alla stagnazione economica del paese.

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