Identificato il corpo a pezzi in un trolley: “È una 27enne dell’est”

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È stata identificata la donna trovata sabato scorso, priva di vita, all’interno di un trolley abbandonato nel porto  di Rimini. Si tratta di una 27enne di un paese dell’est della quale però non viene ancora diffuso il nome. Non sarebbe, dunque, cinese come inizialmente ipotizzato per via del suo taglio di occhi a mandorla.

Il sospetto, inizialmente, è che quel corpo estremamente magro e racchiuso in pezzi in una valigia, potesse appartenere ad una donna cinese, sparita durante una crociera con la famiglia. Della 36enne si erano perse le tracce durante una crociera, che toccava varie città del Mediterraneo, tra cui Genova, lo scorso febbraio. Per il presunto omicidio era stato arrestato il marito, lo scorso febbraio.

Oggi arriva la svolta: il corpo è di una ragazza dell’est. La giovane era anoressica e il decesso è avvenuto proprio per la malnutrizione come evidenziato dall’autopsia eseguita lunedì. A scoprire l’identità della donna sono stati i tecnici della polizia scientifica della direzione anticrimine centrale. Attribuire un’ identità a quel povero corpo, ormai in stato di decomposizione, sembrava una sfida impossibile, eppure il risultato è arrivato. Fondamentale, infatti, è stato il lavoro degli esperti dell’unità Dvi (Disaster victim identification), specializzati nel riconoscimento delle vittime dei disastri.

Gli esperti, grazie a tecniche sofisticatissime di detersione e di rimodellamento delle creste dermiche, sono riusciti quasi miracolosamente a ricavare, da quel che restava della pelle dei polpastrelli, alcuni frammenti di impronte, subito riversati nella banca dati Afis (Automated fingerprint identification system). Tra le impronte archiviate c’erano anche quelle della giovane, cui negli anni passati la questura di Rimini aveva rilasciato regolare permesso di soggiorno.

Gli investigatori della squadra mobile hanno motivo di ritenere che il cadavere fosse stato abbandonato circa quattro giorni prima del ritrovamento e stanno lavorando per rintracciare chi e perché ha chiuso il corpo nel trolley e l’ha abbandonato.

 

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