Intesa Sanpaolo: Utile netto in aumento a 8,6 miliardi nel 2024

Il Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo ha approvato i risultati del 2024, mostrando un aumento dell’utile netto a 8,66 miliardi di euro. Grazie a una gestione efficiente, la banca ha creato valore per gli stakeholder, con proventi operativi in crescita e costi contenuti. La qualità del credito rimane solida, con una bassa incidenza dei crediti deteriorati. L’attuazione del piano d’impresa 2022-2025 procede bene, e si prevede un ulteriore miglioramento dell’utile netto per il 2025 a oltre 9 miliardi di euro. La banca punta a una forte distribuzione di valore attraverso dividendi e buyback.
Intesa Sanpaolo: solidi risultati e prospettive positive per il futuro
Il Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo ha recentemente approvato i risultati d’esercizio e consolidati al 31 dicembre 2024, che hanno evidenziato la capacità della banca di generare una solida redditività sostenibile. L’utile netto dell’anno è stato di 8,66 miliardi di euro, in aumento del 12,2% rispetto all’anno precedente. Questi risultati riflettono la costante volontà del Gruppo di investire nell’ulteriore rafforzamento della sua sostenibilità futura, con una previsione di utile netto per il 2025 che si attesta ben oltre i 9 miliardi di euro.
Il 2024 ha visto un significativo andamento economico e patrimoniale per Intesa Sanpaolo, con una creazione di valore per tutti gli stakeholder. Il forte impegno nel campo ESG del Gruppo ha contribuito a garantire una crescita del risultato corrente lordo del 13,9%, con proventi operativi netti in crescita del 7,5% rispetto all’anno precedente. L’efficienza operativa della banca è stata confermata da un cost/income ratio del 42,7%, tra i migliori delle principali banche europee.
Per il futuro, Intesa Sanpaolo ha delineato un piano d’impresa per il periodo 2022-2025 che prevede ricavi in crescita, costi operativi in riduzione e una distribuzione di valore tramite un payout ratio cash del 70% dell’utile netto consolidato. Inoltre, è previsto un aumento del dividendo per azione e un programma di buyback da 2 miliardi di euro a partire da giugno 2025. L’attuazione di questo piano procede a pieno ritmo, confermando le prospettive positive per il futuro della banca.
Intesa Sanpaolo: solidi risultati e prospettive future
Il Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo ha recentemente approvato i risultati dell’esercizio al 31 dicembre 2024. I dati evidenziano una redditività solida e sostenibile, con un utile netto in crescita del 12,2%, raggiungendo la cifra di 8,66 miliardi di euro. Questo risultato è stato ottenuto grazie a circa 0,9 miliardi di investimenti finalizzati al rafforzamento della sostenibilità futura del Gruppo. Si prevede un ulteriore miglioramento dell’utile netto per il 2025, superando i 9 miliardi di euro.
Il 2024 si è contraddistinto per un solido andamento economico e patrimoniale, con una significativa creazione di valore per tutti gli stakeholder, supportata anche dall’impegno del Gruppo nel settore ESG. I proventi operativi netti sono aumentati del 7,5% rispetto al 2023, mentre i costi operativi sono cresciuti solo dell’1,3%. Intesa ha dimostrato un’elevata efficienza, con un cost/income ratio tra i migliori delle maggiori banche europee, attestandosi al 42,7%.
La qualità del credito al termine del 2024 è risultata solida, con un’incidenza dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore pari all’1,2%. La banca ha erogato circa 70 miliardi di nuovo credito nell’anno, di cui circa 43 miliardi in Italia, destinati principalmente a famiglie e piccole e medie imprese. Nel complesso, i risultati della gestione operativa mostrano una crescita del 12,5% rispetto al 2023, con prospettive di ulteriore sviluppo e miglioramento.
L’attuazione del piano d’impresa 2022-2025 prosegue a pieno ritmo, con una proiezione di utile netto per il 2025 superiore ai 9 miliardi di euro. La banca prevede ricavi in crescita, costi operativi in diminuzione nonostante gli investimenti in tecnologia, e un basso costo del rischio. Sono previste forti distribuzioni di valore, con un payout ratio del 70% dell’utile netto consolidato per ciascun anno del piano d’impresa e un aumento del dividendo per azione.
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