La Sicilia al voto: M5S primo partito, testa a testa Musumeci-Cancelleri

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Grande attese in Sicilia per il voto di oggi, domenica 5 novembre per l’elezione del presidente della Regione e dell’Assemblea della Regione Siciliana, per le quali saranno chiamati alle urne circa quattro milioni e mezzo di persone. Le votazioni si svolgeranno dalle ore 8 alle ore 22 e le operazioni di scrutinio avranno inizio a partire dalle ore 8 di lunedì 6 novembre. Le elezioni del presidente della Regione e dell’Assemblea regionale sono contestuali. Entrambe sono a suffragio universale e diretto.

Come si vota

Per votare bisogna presentarsi al seggio con un documento di identità e la tessera elettorale. Se questa ha tutte le caselle occupate o è stata smarrita se ne può richiedere una nuova all’ufficio elettorale aperto negli orari di apertura dei seggi. Gli elettori siciliani avranno a disposizione una sola scheda elettorale gialla. Essa è divisa in rettangoli, ognuno corrisponde a una lista provinciale. In ogni rettangolo c’è il contrassegno di una lista in corsa nella provincia. C’è anche una riga per l’indicazione di una eventuale preferenza per un candidato alla carica di deputato regionale. A destra si trova il nome del candidato alla carica di presidente della Regione con il simbolo di partito, movimento o coalizione che lo sostiene.

Bisogna fare una X sulla lista provinciale scelta e una sul nome del candidato alla presidenza della Regione. Se si vuole dare una preferenza per un candidato deputato all’assemblea regionale si deve scrivere il suo nome e cognome nell’apposita riga. È ammesso il voto disgiunto. È possibile scegliere un candidato alla presidenza e votare per una lista provinciale a lui non collegata. Se si mette la X solo sulla lista provinciale il voto va automaticamente al candidato della lista regionale. Non è previsto il ballottaggio. Vince chi prende più voti.

I candidati

Sono cinque i candidati in campo per la corsa a Palazzo d’Orleans: Giancarlo Cancelleri, Giuseppe Fava, Roberto La Rosa, Fabrizio Micari e Nello Musumeci. Non parteciperà, infatti, alla competizione elettorale, il governatore uscente, Rosario Crocetta, che ha annunciato il ritiro della sua candidatura. Dopo aver scatenato le polemiche di diverse aree del Pd, per la scelta di presentarsi con il suo movimento ‘Riparte Sicilia’, un errore nella presentazione della candidatura lo ha messo fuori dai giochi e il Tar ha bocciato il ricorso in merito alla sua esclusione.

Elezione del vincitore

 E’ proclamato eletto alla carica di Presidente della Regione il capolista della lista regionale che consegue il maggior numero di voti validi. L’elezione dell’assemblea regionale avviene con sistema proporzionale con correttivo maggioritario Dei 70 seggi dell’Assemblea siciliana: 62 sono attribuiti in ragione proporzionale sulla base di liste di candidati concorrenti nei collegi elettorali provinciali – uno al Presidente di regione; – uno al capolista della lista regionale che ottiene una cifra di voti validi immediatamente inferiore a quella conseguita dalla lista regionale risultata più votata; – i restanti, fino ad un massimo di 6, ai candidati della lista regionale del Presidente eletto.  Casi particolari sono disciplinati dalla legge elettorale regionale.

Non sono ammesse all’assegnazione dei seggi le liste provinciali il cui gruppo abbia ottenuto nell’intera Regione una cifra elettorale inferiore al 5% del totale regionale dei voti.  In ogni lista regionale i candidati (dopo il capolista) devono essere inseriti secondo un criterio di alternanza tra uomini e donne. In ogni lista provinciale il numero di candidati dello stesso sesso non può eccedere i due terzi del numero dei candidati da eleggere nel collegio.

Alla chiusura dei seggi arriveranno solo i dati dell’affluenza, non lo spoglio delle schede che partirà alle 8 di lunedì 6 novembre.

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