Lo zucchero naturale conta davvero nell’assunzione giornaliera di zuccheri?
Qual è la quantità giornaliera raccomandata di zucchero?
L’American Heart Association suggerisce limiti specifici di zucchero aggiunto per diverse categorie:
- Donne: meno di sei cucchiaini (circa 25 grammi) di zucchero al giorno
- Bambini: da tre a sei cucchiaini (12-25 grammi) di zucchero al giorno
- Uomini: meno di nove cucchiaini (circa 38 grammi) di zucchero al giorno
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di assumere meno del 5% delle calorie giornaliere sotto forma di zuccheri aggiunti, equivalenti a circa 25 grammi in una dieta da 2.000 calorie.
È importante riconoscere anche i termini con cui lo zucchero aggiunto può essere etichettato negli alimenti:
- Dolcificanti a base di mais
- Sciroppo di mais
- Concentrati di succo di frutta
- Sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio
- Miele
- Zucchero invertito
- Zucchero di malto
- Melassa
- Zucchero grezzo
- Glucosio, fruttosio, lattosio, maltosio, saccarosio
- Zucchero di canna
Il consumo eccessivo di zucchero può avere effetti avversi sulla salute. Pur non essendo essenziale per il funzionamento dell’organismo, gli zuccheri aggiunti apportano calorie vuote senza nutrienti essenziali e possono contribuire a una serie di problematiche:
- Aumento del rischio di obesità
- Incremento della probabilità di sviluppare diabete di tipo 2
- Sovraccarico metabolico per organi vitali come fegato e pancreas
- Aumento della pressione arteriosa e dei livelli di colesterolo
- Fluttuazioni dell’umore e aumentata presenza di voglie per alimenti dolci
I vantaggi per la salute derivanti dalla riduzione dello zucchero
Eliminare o ridurre l’assunzione di zuccheri aggiunti può comportare numerosi benefici per la salute, tra cui:
- Rallentamento della progressione del diabete nei pazienti affetti
- Miglioramento del metabolismo in individui sani
- Riduzione dello stress ossidativo e funzionale su fegato e pancreas
- Abbassamento di pressione sanguigna e colesterolo
- Controllo del peso corporeo
- Stabilizzazione dell’umore e minor incidenza di voglie e sbalzi glicemici
Domanda: Secondo il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA), esiste differenza tra “porzione” e “serving”?
Risposta: No, secondo l’USDA non vi è differenza tra il concetto di “porzione” e “serving”.
