Nessun selfie sui binari, stravolte le ipotesi sulla morte di Leandro

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Nessun selfie sui binari, cambia l’ipotesi della tragedia di Catanzaro. Gli amici di Leandro sono stati interrogati: i ragazzi stavano rientrando a casa proseguendo sui binari.

Ad informarci sulla nuova versione dei fatti è la polizia ferroviaria che sta seguendo il caso. Secondo la ricostruzione dei fatti, dopo l’interrogatorio dei due ragazzi rimasti illesi si esclude l’ipotesi di un selfie estremo.

L’indagine

Il telefono della vittima è stato sequestrato dagli agenti e finora non è stato trovato nessuno scatto. I ragazzi avevano passato il pomeriggio in un ristorante Mc Donald’s, poi avrebbero scelto la strada più diretta per il centro di Soverato. Uno di loro aveva proposto agli amici di scattare le foto lungo il ponte Beltrame. I tre amici condividevano la passione per le foto estreme, per i selfie nei posti più improbabili. Per compiere quello scatto avrebbero seguito la strada ferroviaria. Prima del loro passaggio i tre minori avevano visto passare un treno, quindi erano abbastanza sicuri di non correre rischi. Pochi minuti dopo, un cordoglio è arrivato alle loro spalle. Due di loro sono riusciti a mettersi in salvo aggrappandosi ad un lato della struttura, Leandro sarebbe rimasto incastrato e morto sul colpo.

La vittima

Leandro era figlio di un uomo molto riservato e stimato. Era figlio unico e molti lo descrivono come un bambino intelligente e riservato. Non amava i posti affollati e preferiva la campagna. Amava studiare e in città era come conosciuto come “Daredevil selfie”, l’amante degli autoscatti in situazioni estreme. I tre amici erano molto uniti e insieme frequentavano l’oratorio.

La scuola

La direttrice della scuola frequentata dalla vittima ha riunito tutti gli alunni della struttura per spiegare quanto è successo. Ai minori è stato detto che giusto divertirsi ma con coscienza e senza mai mettere a rischio la vita. I compagni hanno ricordato Leandro leggendo i suoi ultimi temi. Tutta la classe si è commossa davanti alla preoccupazione di Leandro di non riuscire a legare con i compagni a all’inizio dell’anno scolastico.

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