Risultati Serie A: il Napoli “sbatte” sul Sassuolo, Inter a valanga

Inter-Fiorentina 4-2: L’Inter vince contro la Fiorentina e la scavalca in classifica, recuperando anche due punti al Napoli. I nerazzurri mettono subito le cose in chiaro dopo soli 19 minuti, quando si trovano già sul risultato di 3-0 grazie ai gol di Brozovic, Candreva e Icardi. Al 36′ i viola provano a rientrate in partita con un gol di Kalinic lanciato a rete. Prima di tornare negli spogliatoi, però, l’episodio che condizionerà la rimonta toscana: fallo da ultimo uomo di Gonzalo Rodriguez sul capitano interista e rosso diretto. Decisione eccessiva secondo Sousa, che riteneva non fosse una chiara azione da gol. Nonostante l’uomo in meno, gli ospiti continuano a spingere e a cercare di ridurre ulteriormente le distanze e ci riusciranno al 62′ con un diagonale di Ilicic. La Fiorentina ora ci crede davvero, a un solo gol di distanza. L’occasione più ghiotta però è in favore dell’Inter, quando all’80’ Joao Mario spara alto un rigore in movimento. Finale al cardiopalma, ma al 91′ Icardi chiude i conti ribattendo in rete una respinta di Tatarusanu su Perisic. Il numero 9 nerazzurro sigla così la sua doppietta personale e demolisce le speranze di Sousa. 4-2 il risultato finale, sorpasso riuscito.

Napoli-Sassuolo 1-1: Il Napoli perde di vista la zona Champions. Il match del San Paolo tra gli azzurri ed il Sassuolo termina in pareggio. Gol spettacolari nel primo anticipo del lunedì. Occasione persa anche per Gabbiadini, che partito titolare non lascia il segno. Segno che, invece, lascia Insigne al 42′ con il solito tiro a giro sotto la traversa. Nel secondo tempo Gabbiadini lascia spazio a Mertens e l’attacco napoletano sembra più frizzante. Nel Sassuolo invece entra in campo Defrel, che a sette minuti dalla fine pareggia i conti con una volée mancina su cross perfetto di Gazzola. La squadra di Sarri prova in tutti i modi a tornare in vantaggio e al 93′ Callejon e i tifosi vedevano sbattere i loro sogni contro il palo. Il match termina per 1-1, per il Napoli si prefigura un campionato più complicato del previsto.

Roma-Pescara 3-2: Soffre la Roma contro il Pescara nel posticipo domenicale. Una doppietta di Dzeko porta l’attaccante bosniaco a quota 12 gol in campionato. I giallorossi dominano inizialmente contro gli abbruzzesi, portandosi sul 2-0 dopo soli 10 minuti con doppio assist di Perotti. Tornati dagli spogliatoi, il Pescara cambia volto. Al 60′ Memushaj accorcia le distanze, ma le speranze bianco-azzurre si spengono 10 minuti dopo, quando viene concesso un rigore ai capitolini, per fallo commesso da Crescenzi, messo a segno dallo straripante Perotti. La squadra di Massimo Oddo, tre minuti dopo, accorcia nuovamente le distanze con Caprari, con un gol nullo ai fini del risultato. Il match infatti termina sul risultato di vantaggio romano. La Roma resta seconda in classifica a 29 punti con il Milan, a -4 dalla Juventus e +1 sulla Lazio.

Genoa-Juventus 3-1: Genoa nel segno, e nel sogno, del “Cholito” Simeone. Il ragazzo classe ’95 affonda inaspettatamente la Juventus con una doppietta che fa volare il “Grifone” al nono posto in classifica. Un risultato a sorpresa, che ha spiazzato squadra e tifosi. Per la Juve è la sconfitta più pesante in campionato negli ultimi 5 anni di dominio bianconero, seconda solo a quella per 4-2 nel 2013 contro la Fiorentina. Bastano due minuti al figlio d’arte genoano per far capire alle zebre che la partita non sarà facile. Flipper in area bianconera, ci provano di seguito Ocampos, Rigoni, poi Simeone, il miracolo di Buffon e ancora Simeone che insacca la sfera dell’1-0. Ma non finisce qui, perché dopo 10 minuti l’argentino siglerà la sua doppietta personale sbucando di testa alle spalle di Benatia. Juve in bambola, Buffon incredulo. Il Genoa è padrone del campo ed al 29′ ecco il definitivo tracollo della formazione di Allegri: Rigoni sugli sviluppi di un angolo tira in porta da posizione defilata, ma prima, che il pallone entri, è Alex Sandro a spingerlo oltre la linea causando l’autogol che porta al 3-0 momentaneo. Piove sul bagnato per i bianconeri: due minuti dopo si infortuna Bonucci che allunga troppo il flessore della coscia per arrivare sul pallone ed esce dal campo lasciando il posto a Rugani. Simeone sfiora la tripletta personale e Allegri fa entrare in campo Higuain e Sturaro. Le sostituzioni non hanno grandi effetti sul match. I bianconeri segneranno il gol della bandiera solo all’82’ su calcio di punizione battuto e insaccato da Pjanic. Finisce così, con tanti pensieri che frulleranno nella testa di Allegri.

Bologna-Atalanta 0-2: L’Atalanta non si ferma più e raggiunge un inedito quarto posto in classifica. Il Bologna non è arrendevole, lotta come può e già nei primi minuti colpisce una traversa su punizione con Viviani. Al 15′ minuto però sono i bergamaschi a passare in vantaggio con Masiello, che lasciato solo in area ha il tempo di prendere la mira e angolare il suo piattone sinistro che batte Mirante. Gli animi si accendono, i nerazzurri sanno che una vittoria li porterebbe a -5 dalla Juventus, che affronteranno nel prossimo match. Al 20′ viene ammonito Gagliardini, che, diffidato, salterà la partita contro i bianconeri. Donadoni si sbilancia in attacco nel secondo tempo facendo entrare Floccari per Rizzo. Scelta punita al 68′ dai lombardi che chiudono il match sullo 0-2. Calcio d’angolo del “Papu” Gomez e Kurtic di testa sul primo palo: 0-2, come il risultato finale

Cagliari-Udinese 2-1: Ci si aspettava una partita tranquilla, date le situazioni di classifica delle due formazioni, ma non è stato così. I sardi si impongono per 2-1 dopo essere stati momentaneamente raggiunti dai friulani. La sfida si infiamma al 35′ quando il numero uno bianconero, Karnezis, atterra Farias in area. Calcio di rigore e giallo per il portiere. Proprio Farias si presenta dal dischetto ed insacca la palla dell’1-0 con un tiro rasoterra preciso. Fofana è in gran spolvero e si rende più volte pericoloso. Il francese riuscirà a concretizzare i pericoli al 51′ con un gran gol da fuori liberandosi del marcatore con un gioco di prestigio. Ma il gol più bello arriva al sette minuti dopo: Isla scende sulla fascia destra, mette un pallone forte e basso al centro dell’area, troppo indietro per Sau che può arrivarci solo col tacco e così infila Karnezis per il 2-1 finale. I sardi volano al nono posto con le liguri Samp e Genoa.

Crotone-Sampdoria 1-1: Pareggio tra Crotone e Samp. I calabresi sanno che devono fare punti in casa e lottano come possono. Falcinelli manda in crisi la retroguardia blucerchiata ma non trova il giusto affondo. Giunti al 43′ finalmente l’occasione: Palladino cerca la fortuna da posizione defilata, Puggioni respinge al centro dell’area dove c’è proprio Falcinelli che di prima intenzione mette la sfera in rete con un sinistro chirurgico. Nel secondo tempo Giampaolo manda in campo Praet e Bruno Fernandes. La scelta si rivelerà azzeccata, perché proprio il secondo segnerà il gol del pareggio al 72′ su assist di Quagliarella. Da segnalare anche una traversa scheggiata da Muriel, ma il match terminerà sull’1-1.

Palermo-Lazio 0-1: Settima sconfitta consecutiva per il Palermo di De Zerbi, è record. La situazione rosanero è tragica. Diamanti e compagni cedono sotto i colpi della Lazio per 0-1. Gol decisivo di Milinkovic-Savic, al 31′ su assist di Basta dalla destra. Partita compassata e brutta per i primi 70 minuti. Negli ultimi venti il match si accende, con continue ripartenze da un lato e dall’altro. Il Palermo cerca più volte il gol, trovando frizzantezza con gli ingressi di Bouy, Quaison e Lo Faso. Tanti calci da fermo sprecati, tanta confusione nelle idee di gioco. Nel finale espulso Gonzalez che placca l’avversario in maniera scomposta. La Lazio vola al quarto posto a pari merito con l’Atalanta, il Palermo è ultimo in classifica.

Empoli-Milan 1-4: Il Milan vince a valanga sull’Empoli e resta al terzo posto in classifica. I rossoneri passano in vantaggio già dopo 15 minuti con Lapadula che segna un rigore in movimento, servito da un cross basso di Suso. Dopo due minuti scarsi, il pareggio dei toscani: Donnarumma esce a vuoto e Saponara mette in rete il pareggio. Le squadre vanno negli spogliatoi sul punteggio di parità. Al 61′ Suso riporta in vantaggio la squadra di Montella con un piatto sul secondo palo. Tre minuti e i rossoneri chiudono il match. Bonaventura crossa al centro un pallone insidioso che viene deviato nella propria porta da Costa. 1-3 e l’Empoli si arrende. Prima del fischio finale Lapadula cala il poker. L’ex Pescara scarta Costa, non nella sua migliore giornata, e sigla la sua doppietta personale per l’1-4 finale.

Torino-Chievo 2-1: Termina con una vittoria del Torino il primo anticipo della quattordicesima giornata di Serie A, tra i granata e il Chievo. Il Toro viene trascinato da un Iago Falqué super, che realizza una doppietta nel giro di tre minuti. I clivensi hanno tantissimo da recriminare per un arbitraggio non dei migliori. Dopo solo 13′ minuti Cacciatore cade in area dei padroni di casa e protesta contro Ljajic, che lo spintona energicamente. L’arbitro lo ammonisce, ma il rosso non sarebbe stato uno scandalo. Al 36′ i ragazzi di Mihajlovic passano in vantaggio. Barreca crossa morbido sul secondo palo e Iago infila Sorrentino di testa. Il gol è però viziato da un fuorigioco attivo di Castan, non segnalato dal direttore di gara. Passano solo tre minuti ed è 2-0. Ancora Iago Falqué, che punta l’avversario dentro l’area, doppio passo e sinistro a giro sul palo più lontano. Un gol fantastico, che mette in discesa la strada del Toro. All’11’ del secondo tempo, ancora Cacciatore chiede il rigore per un fallo di Barreca, ma Chiffi lascia proseguire. Stessa decisione due minuti dopo, per un tocco di mano in area ancora del numero 23 granata. L’arbitro perde del tutto il controllo del match: giallo a Castan per un fallo su Meggiorini a gioco fermo e nessun provvedimento per un’entrata da dietro dell’attaccante gialloblù su Belotti. All’85’ Inglese riapre il match di testa, su calcio d’angolo, complice Hart, non posizionato al meglio. Dopo quattro minuti si spengono le speranze degli ospiti, rimasti in 10 dopo il rosso a Cacciatore per eccesso di proteste. Finisce così. Mihaijlovic inanella la terza vittoria di seguito in campionato.