Se l’educazione sessuale è esclusa, perché studiare Manzoni e Ariosto?
L’importanza dell’educazione sessuale nel curriculum scolastico
Secondo Chiara Valeri, scrittrice, critica letteraria e opinionista di fama, l’assenza dell’Educazione sessuale e affettiva nelle scuole implica una revisione completa dei programmi scolastici, in particolare riguardo autori rappresentativi della letteratura italiana, come Manzoni e Ariosto. La Valeri, intervenendo su questo dibattito, sottolinea come i testi di questi autori non solo siano fondamentali per la cultura italiana, ma che contengano anche spunti essenziali per discutere di tematiche attuali quali la violenza di genere e le relazioni affettive.
Nel suo intervento, Valeri fa riferimento a Don Rodrigo ne “I Promessi Sposi” di Manzoni, un personaggio emblematico che rappresenta non solo la violenza ma anche il potere che alcuni uomini esercitano sulle donne. La storia di Lucia, che subisce violenze da Don Rodrigo fino a essere rapita dall’Innominato, serve a riflettere su dinamiche sommarie che si riscontrano anche nella società contemporanea.
La Valeri si sofferma anche su Gertrude, la monaca di Monza, costretta alle scelte imposte dal padre, il quale, tuttavia, non riesce a reprimere completamente il suo istinto. La figura di Gertrude diventa così un simbolo della lotta tra desiderio e imposizione sociale, una tematica che torna prepotente nel dibattito sull’educazione sessuale.
