Terapia del dolore: gli italiani non conoscono la legge

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Terapia del dolore, il 65% degli italiani non sa che esiste una legge. Circa 13 mila italiani sono stati interrogati per conoscere la status socio-anagrafico e la conoscenza della legge.

In Italia la terapia del dolore e i centri di assistenza restano ancora sconosciuti. I medici raramente prescrivono un visita specialista e molti non conoscono l’esistenza di una legge che garantisce la terapia. La legge è entrata in vigore nel 2010, e chi ha usufruito del servizio pubblico della Sanità, ha un giudizio positivo. Le cure prestate sono state ottimi e i centri dedicati molto efficienti.

L’indagine

L’Osservatorio per il monitoraggio della terapia del dolore, oggi a Roma ha presentato i dati raccolti. Circa 13mila volontari si sono sottoposti a dei questionari. L’obiettivo dell’indagine è conoscere  lo status socio-anagrafico, la conoscenza della legge e di tutte le opportunità che essa offre. Secondo i dati raccolti, una grossa percentuale di italiani non la conosce, per questo bisogna intervenire.

I questionari sono stati compilati in ospedale e circa il 46% dei volontari ha rivelato di non conoscere i farmaci oppiacei.
Il 70% non sa che gli ospedali devono misurare il dolore e appuntare terapia e risultati ottenuti in una cartella clinica. Anche chi ha un titolo di studio non sa come trattare il dolore, i diplomati (42%), i laureati (49%) e di chi non ha titolo di studio (22%).

È vero che i medici di famiglia spesso non prescrivono visite nei centri per il dolore, nonostante siano i primi a conoscere il disturbo dei pazienti.

Chi conosce la legge e i centri per il dolore

Gli unici soggetti a conoscenza della legge sono i pazienti tra i 45 anni e i 74. I risultati sono molto positivi, secondo questi il servizio funziona bene.

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