A Torino l’ultimo saluto a Bea tra palloncini e supereroi

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Peluche, rose bianche, palloncini, i personaggi dei cartoni e una folla oceanica hanno contribuito a dare il loro ultimo saluto alla piccola Bea, definita la “bimba di pietra”.

Beatrice Naso, aveva una rarissima che aveva trasformato il suo corpo come un’armatura rigida e che ne causato la morte, mercoledì scorso, a 8 anni.

Ad accogliere, la piccola bara bianca portata in chiesa a spalle dal papà e da altri familiari, anche la Nazionale Italiana dell’Amicizia travestiti dai supereroi che tanto Bea amava che fanno ala nella chiesa affollata. Bea – ha detto il sacerdote durante il funerale – ci ha insegnato che per vivere una vita autentica, se anche non possiamo impedire che ogni altra realtà sia di pietra, ciò che conta è che non sia di pietra il nostro cuore. Lei con il suo, colmo d’amore, ci ha illuminato”.

Il ricordo del papà

“Bea è stata una bambina coraggiosa, la mia mia bellissima bambina. Con lei vola via una parte di me”, dice il padre, Alessandro Naso, 37 anni, operaio. “Sono state Bea e Stefania ad insegnarmi tutta questa calma e comprensione”. : “Sono a pezzi ma se penso a Bea ora la vedo tra le braccia della sua mamy. Adesso può correre e giocare come ogni bambina”.

Il ricordo dei vip

La piccola Bea amava la musica e la danza. La sua eroina era Emma Marrone che, sui suoi profili social ha voluto dolcemente ricordarla. “Fai buon viaggio mia piccola Bea, zia Emma non ti scorderà mai”, scrive oggi la cantante salentina.

Poi era stato il turno di Ermal Meta,il suo nuovo idolo e questa volta era stata zia Sara ad organizzare un incontro poco prima del trionfo di Sanremo:”Emanavi più vita di tante altre persone, ciao piccolo angelo”, scrive Meta su Facebook.

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