Tragedia a Taranto: carabiniere uccide padre, sorella e cognato

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E’ una notizia sconvolgente, una vera e propria strage familiare quella che si è consumate in queste ore a Sava, in provincia di Taranto.

Un uomo di 53 anni, in fatti, colpito da un raptus forse premeditato, appuntato dei carabinieri in servizio presso il nucleo radiomobile di Manduria, in provincia di Taranto, ha ucciso il padre, la sorella e il cognato, provando poi, a sua volta, a togliersi la vita.

La ricostruzione

A quanto si è appreso, la tragedia si sarebbe consumata nel centro della cittadina di Sava, ad una manciata di metri dalla piazza principale del paese, nella casa della sorella, verso le ore 11 e 30. Il dramma sarebbe stato causato da interessi familiari e forti dissidi legati al patrimonio, in seguito a una violenta lite avvenuta tra i componenti della famiglia. Il carabiniere, sposato e padre di due figli, al culmine della discussione, all’improvviso avrebbe estratto la pistola e avrebbe fatto fuoco uccidendo il padre, la sorella Nella e il cognato Salvatore Bisci; poi l’appuntato ha tentato di suicidarci con la stessa arma, sparandosi alla gola. Il carabiniere non è deceduto, ma si trova in fin di vita all’ospedale.

Il sindaco di Sava: “Siamo sconvolti”

“Siamo veramente sconvolti – dichiara il sindaco di Sava – è una famiglia assolutamente perbene, non c’è mai stato alcun problema. Non avremmo mai potuto immaginare che potesse accadere una cosa del genere”.

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