Un bambino su tre soffre di sovrappeso: una realtà allarmante da affrontare.

Un bambino su tre soffre di sovrappeso: una realtà allarmante da affrontare.

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Allerta sull’alimentazione dei bambini: il rapporto della Fondazione Aletheia

Aprendo una dispensa tipica in molte case, si trovano snack confezionati, merendine, patatine, caramelle e bevande zuccherate. Di frutta e verdura, invece, nemmeno l’ombra. Questo scenario preoccupa gli esperti a livello globale, sollevando un campanello d’allarme sulla salute alimentare dei più giovani.

Cibo Processato: Un Problema in Crescita

Il recente rapporto “Cibo e bambini”, presentato dalla Fondazione Aletheia al ministero dell’Istruzione, evidenzia l’enorme diffusione di cibi ultra-processati, un fenomeno che coinvolge milioni di bambini nel mondo. Gli investimenti in questo settore superano i 2000 miliardi di dollari, con il mercato europeo delle merendine che vale circa 310 miliardi di euro all’anno. Dal 2019, il consumo di queste delizie è cresciuto del 29%. In Italia, la situazione è allarmante: quasi un bambino su 10 di età compresa tra 5 e 19 anni è obeso, e il 27,3% risulta in sovrappeso. Quasi 4 bambini su 10 affrontano dunque seri problemi di peso.

Le cattive abitudini alimentari sono alla base di questo problema. Più della metà dei bambini consuma snack dolci più di tre volte a settimana, mentre uno su dieci mangia regolarmente snack salati. Inoltre, un quarto dei ragazzi beve bibite zuccherate quotidianamente e il 10,9% salta completamente la colazione. Questi dati sono inquietanti e richiedono un intervento immediato.

Riccardo Fargione, direttore della Fondazione Aletheia, afferma: “La scuola è un luogo fondamentale per diffondere comportamenti alimentari corretti e combattere le disuguaglianze. Studi internazionali dimostrano che ogni dollaro investito in mense scolastiche genera un ritorno economico e sociale 17 volte superiore”. In Italia, con le patologie croniche tra i giovani che costano al Paese 12 miliardi di euro all’anno, diventa imprescindibile un cambiamento nelle abitudini alimentari.

Riconoscere l’importanza delle mense scolastiche

Una possibile soluzione a questa crisi potrebbe risiedere nelle mense scolastiche, che offrono pasti gratuiti o sovvenzionati. Attualmente, il 41% dei bambini delle scuole elementari in Europa ha accesso a queste mense, cifra che sale al 61% nei Paesi ad alto reddito. Tuttavia, in Italia, solo il 16% delle scuole elementari offre una mensa gratuita a tutti gli studenti, evidenziando la necessità di riforme nel sistema alimentare scolastico.

Il professor Alberto Cattaneo, nutrizionista di fama, sottolinea l’urgenza di affrontare questo problema: “Dobbiamo educare le nuove generazioni a scelte alimentari sane, partendo dai luoghi dove passano gran parte della loro giornata, come le scuole. Promuovere l’accesso a frutta e verdura è essenziale per costruire un futuro più sano”.

È evidente che il cambiamento deve avvenire subito. Le politiche alimentari scolastiche devono essere riviste per garantire che i pasti siano non solo nutrizionalmente bilanciati, ma anche appetibili per i giovani. Investire in questo settore potrebbe non solo migliorare la salute dei bambini, ma anche ridurre i costi sanitari a lungo termine.

In conclusione, il futuro dei nostri bambini e della loro salute è in gioco. È fondamentale agire ora, per garantire che le future generazioni possano crescere con abitudini alimentari sane e consapevoli.

Fonti: Fondazione Aletheia, Ministero dell’Istruzione, Rapporti di Organizzazioni Internazionali.

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