Venezia, trovato cadavere col collo spezzato dentro uno stabilimento

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Giallo a Venezia dove un uomo è stato trovato morto all’interno di una struttura in muratura di uno stabilimento balneare al lido di Venezia, ancora chiuso, nella spiaggia della marina militare a San Nicolò.

Primi riscontri

Secondo il primo esame, l’uomo presenterebbe una frattura alla base del collo. Tutte le ipotesi sono al momento aperte anche se si fa strada l’ipotesi dell’omicidio.

Il cadavere è stato rinvenuto seduto sul water ma del tutto vestito e senza documenti. Il procuratore Adelchi d’Ippolito è sul posto con la squadra mobile.

Si tratta di un uomo di mezza età, trovato vestito e seduto sulla tazza di un water all’interno di un bagno della struttura, con l’osso del collo spezzato.

Il corpo per ora non è stato identificato. Gli addetti dello stabilimento hanno testimoniato di non aver visto nulla di anomalo fino alle 15.30 di mercoledì (a quell’ora la struttura era aperta).

Tutte le piste restano aperte

Allo stato nessuna ipotesi viene esclusa (compresa quella del suicidio), perché alcuni elementi sono in corso di approfondimento da parte degli inquirenti. Sul posto è intervenuta la polizia, tra squadra mobile, volanti, uomini del commissariato San Marco e scientifica. È stato fatto arrivare anche il pm di turno, presenti pure i carabinieri.

L’area delle operazioni è stata resa inaccessibile per permettere i rilievi delle forze dell’ordine. L’area è recintata da una cancellata con i segnali che indicano il divieto di accesso in zona militare. L’uomo potrebbe quindi essere un intruso che ha scavalcato la recinzione nottetempo.

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