Venezuela, assediato parlamento: l’Europa chiede elezioni anticipate

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Circa cento militanti chavisti hanno assediato il parlamento in Venezuela. Trecentocinquanta persone sono rimaste sotto assedio per più di nove ore. Deputati, funzionari e giornalisti, all’interno del parlamento, sono stati malmenati. Cinque feriti.

Il presidente dell’Assemblea nazionale, Julio Borges, ha emesso un comunicato: “Un gruppo minuscolo di persone pagate dal governo sono venuti oggi in questa sede per sequestrare non i deputati o i giornalisti, bensì la sovranità popolare venezuelana, la nostra democrazia. Per noi è molto chiaro che questo è solo un piccolo campione di quello che si sta preparando per il Venezuela con la Costituente fraudolenta lanciata dal presidente Maduro. Siamo qui non per difendere un palazzo, ma piuttosto per difendere i 14 milioni di cittadini che hanno votato per noi. Maduro ha detto che condanna questi fatti di violenza, ma la verità è che è lui l’unico responsabile di questa violenza”.

Maduro: “Non sono complice

Maduro ha definito l’attacco “un fatto strano, una rissa nei corridoi del parlamento” e di non essere “complice di nessun fatto violento”. Un noto giornalista chavista, si è detto responsabile dell’attacco: “Assumiamo la responsabilità storica di quello stiamo facendo. Siamo qui per protestare contro quelli che nascondono il cibo e commettono atti terroristi”.

Il Parlamento europeo chiede elezioni immediate in Venezuela.

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