Maschere antropologiche italiane incantano a Expo Osaka: un successo straordinario per Unpli.

L’Expo di Osaka ha accolto con entusiasmo le Maschere Antropologiche Italiane, simboli viventi delle tradizioni locali, grazie all’organizzazione di UNPLI e il patrocinio del Ministero della Cultura. Durante due giornate, il pubblico ha potuto assistere a spettacoli rappresentativi del patrimonio culturale immateriale italiano, tra cui esibizioni delle maschere di Mamoiada e Ottana. Il convegno “Patrimonio Culturale Immateriale Italiano” ha visto la partecipazione di importanti figure istituzionali, evidenziando l’importanza della valorizzazione delle tradizioni folkloriche. L’evento ha facilitato un dialogo interculturale, promuovendo la ricchezza delle identità culturali italiane a livello globale.
La Tradizione Culturale Italiana in Mostra all’Expo di Osaka
A Osaka, le Maschere Antropologiche Italiane hanno incantato il pubblico con la loro rappresentazione evocativa del risveglio della natura. Durante due giorni di eventi organizzati dall’UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia), in collaborazione con la Fondazione Pro Loco Italia e con il patrocinio del Ministero della Cultura, questi simboli viventi delle tradizioni locali hanno condiviso la loro storia con un vasto pubblico internazionale.
La manifestazione è iniziata il 3 maggio, con una presentazione al Padiglione Italia seguita da un convegno dal titolo “Patrimonio Culturale Immateriale Italiano”, dove esperti e rappresentanti hanno discusso del valore e dell’importanza delle tradizioni culturali. Tra i relatori, Mario Andrea Vattani, Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka, ha evidenziato il dialogo tra opere classiche e contemporanee presenti nel padiglione, sottolineando la ricchezza dell’identità culturale italiana.
Un momento particolare è stata l’esibizione delle Maschere Antropologiche, che ha visto in scena figure ancestrali come i Mamuthones e Issohadores di Mamoiada, simboli della cultura pastorale. Queste esibizioni hanno narrato storie e riti, trasmettendo l’autenticità delle comunità locali e il lavoro di valorizzazione effettuato dalle Pro Loco. Le tradizioni di Ottana, con i Boes e Merdules, hanno illustrato la lotta simbolica tra uomo e natura, aggiungendo un’ulteriore dimensione al patrimonio culturale presentato.
La partecipazione all’Expo di Osaka ha rappresentato una preziosa opportunità per favorire il dialogo interculturale e promuovere la ricchezza del patrimonio immateriale italiano. Attraverso questi eventi, le diversità culturali si intrecciano e si trasformano in una fonte di arricchimento reciproco, dimostrando come le tradizioni possano unire le persone in un viaggio comune alla scoperta dell’identità culturale.
Le Maschere Antropologiche Italiane all’Expo di Osaka: Un Viaggio nel Patrimonio Culturale
Le Maschere Antropologiche Italiane hanno preso vita all’Expo di Osaka, grazie a un evento organizzato da UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia) e sostenuto dalla Fondazione Pro Loco Italia e dal Ministero della Cultura. Durante due giorni di festeggiamenti, questi simboli delle tradizioni locali hanno potuto mostrare il loro fascino a un pubblico internazionale, celebrando il risveglio della natura attorno a una giovane donna.
Il primo giorno della manifestazione, svoltosi il 3 maggio, ha visto le Maschere esibirsi nel Padiglione Italia, raccontando storie e tradizioni uniche. La giornata è partita alle 11 con una presentazione ufficiale, continuando nel pomeriggio con un convegno dal titolo “Patrimonio Culturale Immateriale Italiano”, al quale hanno partecipato figure di spicco come Mario Andrea Vattani, Commissario Generale per l’Italia. Il grande spettacolo delle Maschere ha avuto luogo alle 17, coinvolgendo il pubblico in un’esperienza immersiva.
Mario Vattani ha sottolineato l’importanza di queste maschere nel rappresentare le radici culturali italiane, evidenziando la connessione tra il nostro patrimonio antico e l’arte contemporanea. Antonino La Spina, Presidente di UNPLI, ha enfatizzato come la presenza delle maschere all’Expo sia stata una preziosa opportunità per promuovere l’autenticità delle comunità locali, trasmettendo tradizioni e rituali che le Pro Loco custodiscono con dedizione.
Durante i festeggiamenti, il pubblico ha potuto assistere alle esibizioni dei Mamuthones e Issohadores della Pro Loco di Mamoiada, simboli di una tradizione antica. Anche altre figure, come i Boes e la Filonzana della Pro Loco di Ottana, hanno arricchito l’evento, rendendo omaggio alle origini agropastorali della comunità. La mascherata Zinghenèsta di Canale d’Agordo ha concluso la manifestazione, offrendo un viaggio attraverso le tradizioni italiane e promuovendo il dialogo interculturale tra diverse visioni.
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