Aumento della domanda di prestiti da parte delle famiglie nel primo trimestre, secondo Bankitalia

Aumento della domanda di prestiti da parte delle famiglie nel primo trimestre, secondo Bankitalia

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Nel primo trimestre del 2025, i criteri di offerta dei prestiti alle imprese sono rimasti stabili, con una lieve irrigidimento per i prestiti alle famiglie. Le condizioni generali per i finanziamenti alle imprese e per i mutui sono state rese più favorevoli attraverso una riduzione dei tassi di interesse. La domanda di finanziamenti è aumentata sia per le imprese che per le famiglie. Le condizioni di accesso al finanziamento e alla raccolta sono migliorate, con un effetto positivo sulle consistenze di obbligazioni sovrane detenute dalle banche. Tuttavia, le decisioni sui tassi di interesse della Bce hanno avuto un impatto negativo sulla redditività degli intermediari.

Condizioni di offerta di prestiti e finanziamenti nel primo trimestre del 2025

Secondo i dati della Banca d’Italia, nel primo trimestre del 2025 i criteri di offerta sui prestiti alle imprese sono rimasti stabili, nonostante un lieve effetto restrittivo legato al deterioramento delle prospettive economiche. Le condizioni generali per i finanziamenti alle imprese sono state rese più favorevoli mediante una riduzione dei tassi di interesse praticati dalle banche.

Anche i criteri di offerta per i prestiti alle famiglie sono stati leggermente irrigiditi, mentre le condizioni per i mutui sono migliorate. Nel trimestre in corso si prevede un lieve irrigidimento per i prestiti al consumo. La domanda di finanziamenti da parte delle imprese è rimasta stabile, mentre quella delle famiglie è aumentata sia per i mutui sia per il credito al consumo.

Le condizioni di accesso al finanziamento fornite dalle banche sono migliorate, in particolare per quanto riguarda la capacità di trasferire il rischio di credito fuori bilancio. Tuttavia, nel complesso, le decisioni sui tassi di interesse della BCE hanno avuto un impatto negativo sulla redditività complessiva degli intermediari e si prevede un ulteriore effetto negativo nei prossimi sei mesi.

Le banche non hanno riscontrato impatti significativi dalla quota di crediti deteriorati e dagli altri indicatori della qualità del credito. Le previsioni per i prossimi sei mesi indicano un mantenimento delle attuali condizioni di offerta e accesso al finanziamento.

Analisi dei prestiti e della domanda di finanziamenti nel primo trimestre del 2025

Secondo i dati della Banca d’Italia, nel primo trimestre del 2025 i criteri di offerta sui prestiti alle imprese sono rimasti stabili. Le banche hanno segnalato un lieve effetto restrittivo legato al peggioramento della situazione economica generale e a specifiche problematiche settoriali.

Per quanto riguarda i prestiti alle famiglie, sia per l’acquisto di abitazioni che per fini di consumo, si è osservato un lieve irrigidimento dei criteri di offerta. Tuttavia, sono stati applicati termini e condizioni più favorevoli tanto per i finanziamenti alle imprese che per i mutui, grazie alla riduzione dei tassi di interesse e dei margini sui prestiti meno rischiosi.

La domanda di finanziamenti da parte delle imprese è rimasta stabile, con un impatto positivo derivante dalle maggiori esigenze di investimento e dai tassi di interesse più bassi. Al contrario, la richiesta di prestiti da parte delle famiglie è aumentata per mutui e credito al consumo.

Le condizioni di accesso al finanziamento bancario sono migliorate, specialmente per quanto riguarda la gestione del rischio di credito e i titoli di debito a medio-lungo termine. Nel complesso, le banche prevedono un effetto positivo sulle obbligazioni sovrane e sui coefficienti patrimoniali, mentre l’impatto sulla redditività è stato leggermente negativo, con proiezioni simili per i prossimi sei mesi.

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