Dimissioni Tavecchio, Malagò: “Se ne andrà. Ventura scelto da Lippi”

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Continuano le polemiche intorno alla Figc, alla Nazionale e le mancate dimissioni di Tavecchio. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha rivelato alcuni retroscena a “Che tempo che fa” su Rai Uno. Dalla scelta di Ventura, fino a Tavecchio, particolari ancora non noti al pubblico.

“Ventura? Scelto da Lippi”

“Ventura? Lo scelse Lippi. Poi, quando Ventura era già stato messo sotto contratto, sfumò l’accordo con Lippi per fare il coordinatore tecnico di tutte le nazionali. Così dovette rinunciare, e Ventura rimase senza il referente con il quale avrebbe dovuto confrontarsi. Quando Conte decise di lasciare la Nazionale si pose il problema di a chi assegnare la Nazionale. Tavecchio aveva pensato a Donadoni, ma era sotto contratto con il Bologna. C’era allora l’ipotesi Marcello Lippi che era disponibile a rientrare dalla Cina. Io e Tavecchio incontrammo Lippi a casa mia. Ci disse ‘ci sto, ma per dare una mano a tutto il sistema del calcio italiano, per fare il coordinatore tecnico di tutte le nazionali’. Trovammo l’accordo, ci stringemmo anche la mano. Lippi fu un signore e la sua richiesta economica fu inferiore a quello che il presidente aveva preventivato di investire. Sul tavolo c’erano i nomi di Ventura, De Biasi, Montella e Spalletti. Lippi chiese di poter parlare con qualcuno di questi. Poi disse che la scelta migliore sarebbe stata Ventura, il quale fu contattato e contrattualizzato”.

Parole dolci per Buffon

Malagò parla dell’eliminazione dal Mondiale e di Buffon: “Buffon è un gigante, ci ha messo subito la faccia, si capiva che erano lacrime sincere. Si è sempre esposto in prima persona”.

L’attacco a Tavecchio

Poi, una stoccata contro Tavecchio: “Una parte del mondo del calcio continua ad appoggiare Tavecchio? Il perché va chiesto a chi lo fa… Per quelle che sono le mie informazioni, si presenterà dimissionario nel Consiglio Federale di domani, che è anche zoppo. Sarebbe un bene anche per lui, umanamente. Però non è che se leviamo Tavecchio e mettiamo un’altra persona risolviamo il problema. C’è un discorso di riforma di campionati, abbiamo più squadre professionistiche di tutti”.

Ancelotti? Poco probabile

Il nome più gettonato come sostituto è Ancelotti, ma non sembra essere così probabile: “Per la panchina della Nazionale si fa il nome di Ancelotti: “Non è disponibile a fare la stampella a nessuno. Potrebbe essere interessato con una situazione ambientale diversa”.

La risposta della Federcalcio

La risposta della Federcalcio non si è fatta attendere: “Carlo Tavecchio non si presenterà dimissionario al consiglio federale della Figc in programma domani. Il presidente sta ultimando le sue proposte per rispettare l’impegno preso con tutte le componenti nell’incontro di mercoledì scorso”.

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