Dipendente comunale di Sassari accusata di peculato, esclusa dai pubblici uffici.

Dipendente comunale di Sassari accusata di peculato, esclusa dai pubblici uffici.

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Sospensione di una dipendente comunale per peculato: il caso di Sassari

La misura cautelare della Guardia di Finanza

SASSARI (ITALPRESS) – La Guardia di Finanza di Sassari, in collaborazione con la Procura della Repubblica, ha recentemente attuato una misura interdittiva nei confronti di una dipendente comunale. Questa dipendente, che ricopriva il ruolo di responsabile dell’Ufficio Finanziario e Tributi in un comune di circa 250 abitanti della provincia di Sassari, è stata sospesa per sei mesi dall’esercizio di attività o funzioni presso qualsiasi Pubblica Amministrazione. L’accusa è seria: peculato, per essersi appropriata di ingenti somme di denaro pubblico.

Le indagini condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza hanno portato alla luce un ampio e articolato schema di appropriazione indebita. Da quanto emerso, la dipendente avrebbe illecitamente trasferito, dal 2021 fino ad oggi, oltre 360.000 euro dal conto corrente di Tesoreria comunale al proprio conto personale.

Sequestro di beni e indagini approfondite

Contestualmente alla misura cautelare, il G.I.P. del Tribunale di Sassari ha autorizzato il sequestro di beni per equivalente. Sono stati sequestrati due conti correnti, un’autovettura, un immobile situato nella città di Sassari, e persino 52 borse e accessori di moda di marchi di lusso, insieme a 13,5 kg di oggetti di arredamento in argento.

Le indagini sono state avviate a seguito di anomalie riscontrate dalla Banca sui conti correnti della dipendente e di una denuncia sporta dal sindaco del comune in questione. “L’obiettivo della Guardia di Finanza è tutelare le risorse pubbliche e garantire che ogni euro venga utilizzato per il bene della comunità”, ha dichiarato il Colonnello Marco Rossi, comandante delGruppo della Guardia di Finanza di Sassari.

Un’operazione ben studiata

Gli investigatori hanno condotto una minuziosa ricostruzione delle operazioni bancarie, scoprendo che la dipendente aveva mascherato le erogazioni illecite con mandati di pagamento che apparivano legittimi. Dietro causali come “Plus”, “Rimborso” e “Missione”, si celavano operazioni fraudolente. Non solo, la dipendente ha alterato le proprie buste paga per giustificare un incremento degli emolumenti, rendendo più difficile l’individuazione delle irregolarità.

È stato accertato che circa 130.000 euro sono ancora presenti sul conto corrente personale della dipendente, mentre il resto delle somme illecitamente sottratte è stato utilizzato per acquisti di vario genere. Tra gli oggetti acquistati spiccano capi d’abbigliamento e accessori di noti marchi come Louis Vuitton, Gucci, e Prada, evidenziando un elevato tenore di vita finanziato con denaro pubblico.

Implicazioni per la comunità e responsabilità

Questo caso solleva interrogativi sulla gestione delle risorse pubbliche e sull’efficacia dei controlli interni nelle piccole amministrazioni locali. “È fondamentale che le istituzioni siano vigili e attuino controlli periodici per prevenire abusi simili”, ha commentato il sindaco del comune coinvolto, esprimendo preoccupazione per la fiducia della comunità nella Pubblica Amministrazione.

La Guardia di Finanza continua a monitorare il territorio, impegnandosi a garantire l’integrità delle Pubbliche Amministrazioni. “La trasparenza e l’onestà sono valori imprescindibili per il funzionamento dello Stato e dobbiamo impegnarci per difenderli”, ha affermato il Colonnello Rossi.

Conclusione

Il caso della dipendente comunale di Sassari rappresenta una triste realtà, ma anche un’occasione per riflettere sull’importanza di un’amministrazione trasparente e responsabile. Le autorità competenti stanno lavorando per garantire che simili situazioni non si ripetano, tutelando così i diritti della comunità e le risorse pubbliche.

Per ulteriori informazioni sulle attività della Guardia di Finanza e sui progetti di controllo e prevenzione delle frodi, è possibile consultare il sito ufficiale Guardia di Finanza.

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