Il paradosso pro-life: vietare l’aborto anche alle bambine vittime di stupro e incesto

Il paradosso pro-life: vietare l’aborto anche alle bambine vittime di stupro e incesto

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Il Texas ha adottato una delle leggi sull’aborto più restrittive negli USA, con quasi nessuna eccezione. Ci sono più di 100 bambine e adolescenti che hanno dovuto cercare aiuto in altri Stati per abortire, incluse 6 bambine sotto i 11 anni. La mancanza di dati aggiornati sulla mortalità materna e il rifiuto di analizzare i dati recenti sollevano preoccupazioni. Costringere le bambine a portare avanti gravidanze precoci dopo abusi è una forma di violenza. L’ideologia “pro-vita” paradossalmente mette a rischio la vita e la salute delle donne, non solo delle bambine. Un duro colpo per chi dice di difendere l’infanzia.

La tragica realtà dell’aborto in Texas senza eccezioni

Il Texas ha adottato una delle legislazioni sull’aborto più severe degli Stati Uniti, vietando la procedura senza eccezioni, portando molte bambine e adolescenti texane a cercare aiuto in altri Stati. Più di 100 ragazze di età inferiore ai 17 anni hanno dovuto rivolgersi altrove per interrompere gravidanze non volute, di cui almeno 6 sono bambine di appena 11 anni.

La normativa riguardante l’aborto in Texas è talmente restrittiva che non contempla eccezioni per casi di stupro, incesto o anomalie fetali. L’unica eccezione prevista è il pericolo immediato di vita per la madre, ma la legge è vaga e molti medici rifiutano di intervenire fintanto che c’è un battito fetale, mettendo a rischio la salute delle donne.

Il Texas ha anche uno dei più alti tassi di mortalità materna negli Stati Uniti, con report che indicano che l’80% delle morti correlate alla gravidanza sarebbero potute essere evitate. Tuttavia, mancano dati aggiornati e sembra che ci sia una volontà di censurare o omettere informazioni, come dimostra il rifiuto del governatore di analizzare i dati relativi al periodo successivo al divieto quasi totale di aborto.

L’ideologia “pro-vita” in Texas non solo minaccia la vita e la salute delle donne, ma mette a rischio anche l’infanzia, costringendo bambine e ragazze vittime di abusi a portare avanti gravidanze precoci. Questa pratica perpetua una violenza psicologica, medica, domestica e fisica su minori, aumentando il rischio di complicazioni durante la gravidanza e il parto, e causando danni permanenti alla salute. Il paradosso di negare l’aborto in nome della difesa della vita nascente diventa evidente quando si analizzano le conseguenze su bambine e adolescenti costrette a subire gravidanze non volute.

Il dramma delle bambine e adolescenti texane costrette a cercare aborti altrove

Il Texas ha adottato una delle normative sull’aborto più severe degli Stati Uniti nel 2022, vietando la procedura senza eccezioni, ad eccezione del pericolo immediato di vita per la madre. Questa legge rigida ha costretto più di 100 bambine e adolescenti texane a cercare aborti in altri Stati, di cui almeno 6 hanno un’età inferiore a 11 anni. Chi protegge l’infanzia da questa rigidità dell’ideologia “pro-vita”?

I dati sulla mortalità materna in Texas sono vecchi e non vengono aggiornati, con il governatore che ha deciso di non analizzare i dati dal 2022 al 2024. La mancanza di trasparenza e di informazioni aggiornate solleva preoccupazioni sulla salute delle donne nel Texas, con conseguenze gravi. Inoltre, l’atteggiamento anti-choice si estende anche alla sostituzione di membri dei comitati con nominativi “amici”, compromettendo la valutazione obiettiva della situazione.

Le bambine e le ragazze costrette ad abortire altrove sono vittime di abusi, soprattutto stupri e incesti, e costringerle a portare avanti gravidanze precoci è estremamente dannoso. Queste gravidanze aumentano i rischi per la salute fisica e mentale delle giovani, mettendo a rischio la loro vita e la loro fertilità futura. La violenza sull’infanzia perpetrata dall’ideologia “pro-vita” non fa altro che perpetuare un ciclo di abusi e trauma.

In un paradosso sorprendente, l’ideologia che si autodefinisce “pro-vita” si rivela essere dannosa per la vita e la salute delle donne e delle giovani colpite. Il supposto interesse per la vita nascente e l’infanzia si scontra con la realtà dei fatti, evidenziando le contraddizioni di un sistema che promuove la vita a discapito della salute e dei diritti delle donne.

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