Incontri ravvicinati con le meduse: ecco cosa fare in caso di contatto

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Arriva l’estate e i primi bagni a mare. Ma i nostri momenti di relax potrebbero essere rovinati dal contatto con le meduse.

Infatti anche quest’estate le meduse infestano i mari italiani. L’ospedale Bambino Gesù di Roma ha redatto una piccola lista di consigli per chi viene punto da queste bestioline odiose e mollicce.

Consigli utili

State tranquilli. Se siete vicini alla riva, uscite dall’acqua. Se vi trovate al largo, richiamate l’attenzione per farvi aiutare.

Verificate che non vi siano parti di medusa rimaste attaccate alla pelle e, nel caso, eliminatele delicatamente con le mani. In assenza di altro può essere utile far scorrere acqua di mare sulla parte interessata per tentare di diluire la sostanza tossica non ancora penetrata.

Gel astringente al cloruro d’alluminio

La medicazione corretta consiste nell’applicazione di un gel astringente al cloruro d’alluminio. Il gel astringente ha un’immediata azione antiprurito e blocca la diffusione delle tossine.

In alternativa si può usare una crema al cortisone anche se ha un effetto più ritardato (entrano in azione dopo 20-30 minuti dall’applicazione), cioè quando il massimo della reazione si dovrebbe già essere spenta naturalmente.

Nei casi più gravi

Se immediatamente dopo il contatto, la reazione cutanea si diffonde e compaiono difficoltà respiratorie, pallore, sudorazione e disorientamento, chiamate il 118 e spiegate di cosa si tratta: si riceveranno le istruzioni sul da farsi in attesa che arrivi il personale di Pronto Soccorso.

L’area di pelle colpita dalle meduse rimane sensibile alla luce solare e tende a scurirsi rapidamente. Per evitare che la pelle si macchi, è bene evitare pomate antistaminiche e occorre tenere coperta, o ben protetta da uno schermo solare.

Le regioni più colpite

 

Le regioni italiane maggiormente interessate al fenomeno sono Sicilia e Puglia, per la loro vicinanza a Paesi dove il fenomeno è particolarmente rilevante: Libano, Egitto, Israele. Anche in Catalogna e Valencia, quell’anno, vi furono comunque molti avvistamenti.

Ma ormai anche le regioni del Nord sono interessate dal fenomeno ad esempio sulla spiaggia fra il Lido dei Pini e il Faro di Bibione, nel Veneto.

Le meduse si trovano a loro agio anche nel Mar Tirreno per la loro profondità e nel Mar Ligure. Quindi, in pratica, a rischiare sono anche Liguria, Toscana e Lazio.

 

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