L’Europa rischia 2,3 milioni di morti in più a causa dei cambiamenti climatici

Un nuovo studio dimostra che i cambiamenti climatici potrebbero portare a un aumento significativo delle morti in Europa a causa del caldo estremo, con previsioni che superano i 2,3 milioni di decessi entro la fine del secolo. Le città mediterranee come Barcellona, Roma e Napoli sono tra le più colpite, mentre regioni settentrionali come Londra potrebbero registrare una diminuzione dei decessi legati al clima. È essenziale agire immediatamente per ridurre le emissioni di gas serra e adattare le città all’aumento delle temperature per evitare un impatto sanitario catastrofico. Solo un approccio integrato di mitigazione e adattamento può prevenire una tragedia imminente.
Impatti dei cambiamenti climatici in Europa
Un nuovo studio evidenzia che i cambiamenti climatici potrebbero portare a una drammatica perdita di vite umane in Europa, con previsioni di fino a 2,3 milioni di decessi in più entro la fine del secolo.
Le ondate di caldo estremo potrebbero causare un notevole aumento dei decessi, superando di gran lunga il calo dei decessi dovuti al freddo. Questo è quanto emerge da uno studio condotto dai ricercatori del laboratorio Environment & Health Modelling della London School of Hygiene & Tropical Medicine e pubblicato su Nature Medicine.
Le città europee più colpite includono Barcellona, Roma, Napoli, Madrid e Milano. Le proiezioni suggeriscono che il 70% dei decessi potrebbe essere evitato con appropriate misure di contrasto all’aumento della temperatura globale.
L’aumento delle temperature in Europa richiede urgentemente non solo misure di adattamento, come aumentare spazi verdi e corsi d’acqua nelle città, ma anche un drastico taglio delle emissioni di gas serra. Questo rappresenta la via principale per evitare un disastroso impatto sulla salute e sulle vite umane nella regione.
Impatti dei cambiamenti climatici sulle città europee: un prospettiva allarmante
Il recente studio condotto dal laboratorio Environment & Health Modeling (EHM) della London School of Hygiene & Tropical Medicine ha rivelato che i cambiamenti climatici potrebbero portare a un aumento significativo delle morti legate alle ondate di caldo estremo in Europa. Secondo le stime, fino a 2,3 milioni di decessi potrebbero verificarsi entro la fine del secolo, a meno che non vengano adottate misure drastiche per ridurre le emissioni di gas serra.
Le città mediterranee come Barcellona, Roma e Napoli sono le più a rischio, con previsioni di decine di migliaia di morti legate alla temperatura entro il 2100. Tuttavia, anche città come Londra potrebbero subire un aumento significativo della mortalità a causa del caldo estivo estremo.
Gli esperti sottolineano che non sarà sufficiente adottare politiche di adattamento per affrontare questa emergenza sanitaria. È fondamentale ridurre drasticamente le emissioni di gas serra per evitare conseguenze disastrose, soprattutto nelle regioni più vulnerabili come il Mediterraneo, l’Europa centrale e i Balcani.
Inoltre, l’aumento delle temperature potrebbe causare non solo morti dirette, ma anche gravi problemi di salute, come malattie cardiovascolari, aborti spontanei e disturbi mentali. È pertanto urgente che le città europee si attrezzino adeguatamente per affrontare questo scenario, aumentando gli spazi verdi e la presenza di acqua per mitigare il calore nelle aree urbane.
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